Debrieifing: Strumento di Supporto e Formazione
Autore: Dott.ssa Simona Saggiomo
Al rientro da una missione o in seguito ad un evento emotivamente forte, gli psicologi consigliano di incontrare un professionista per elaborare l’esperienza e trasformarla in apprendimento.
Lo strumento utilizzato in queste circostanze è il debriefing , tecnica di colloquio diviso in fasi, utile ad esplorare sia aspetti cognitivi, che emotivi legati ad un vissuto stressante. Questo strumento risulta particolarmente utile se preceduto da una fase di briefing, momento di preparazione all’incarico, in modo da valutare la restituzione al rientro.
Il debriefing è nato come studio e valutazione della presenza o meno del PTSD ( disturbo post traumatico da stress), ma può essere utilizzato in molteplici circostanze, vissute sia in gruppo che singolarmente. In merito esistono pro e contro del tipo di colloquio, in ogni caso è importante scegliere se attuare o l’uno o l’altro in base allo scopo dell’indagine.
Sicuramente il colloquio di gruppo offre la possibilità allo psicologo di vedere quali sono le dinamiche in vivo che magari hanno determinato problematiche o esperienze importanti, mentre nel colloquio individuale è possibile scavare un po’ di più intimamente in ciò che porta la persona.
Esistono diverse modalità di conduzione , ma quella di Mitchell ( Giannantonio, 2005) è più consolidata e conosciuta soprattutto all’interno della psicologia dell’emergenza.
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