Troppo spesso ascoltiamo le migliori e competenti presentazioni di programmi risolventi tutte le situazioni, manifesti elettorali accattivanti, in politica come negli ordini professionali. Credo che questi manifesti programmatici restino manifesti, molto attraenti, allettanti, accattivanti, risolventi. Successivamente, tutto resta tale e quale se dovesse andar bene, nella norma la situazione già tragica peggiora. Come poter discriminare? Cosa fare? Quali strumenti abbiamo? Il nostro strumento principe è il VOTO. Se partecipiamo compatti a qualsiasi tipo di elezioni, inizieremo a far sentire che siamo un popolo (per le elezioni politiche), dei professionisti (per le elezioni ordinistiche), perché noi siamo lo stato, perché noi siamo gli ordini, la nostra compattezza sarà un segnale molto forte che obbligherà chiunque assuma le cariche a cambiare rotta, perché noi inizieremo a chiedere, inizieremo a far sentire la nostra voce, chiederemo i bilanci, chiederemo di essere ascoltati, chiederemo quanto stanno facendo per noi. Se ciò non accadesse (ossia non ci fossero risposte) abbiamo la possibilità, nel nostro essere uniti, di far decadere chiunque.
Giuseppe Latte

Platone