Incipit

 

In un film di Montesano c’era una scena con una frase significativa: “Duce tu sei la luce, ma gli italiani so stanchi di tanta luce.”

Premesso che esprimo in questo scritto i miei punti di vista, nella mia libertà di pensiero. Mi scuso con gli animi sensibili che potrebbero sentirsi toccati.

Sono nato nel regno delle Due Sicilie, dico questo perché quella che noi chiamiamo Italia, per me ancora oggi è un territorio con vari regni e ducati, non sono neanche grato a Garibaldi, che rispetto come persona, purtroppo anche lui manipolato dal potere massonico di allora.

Torniamo alla storia che voglio raccontare, fin da piccolo, mi son trovato a dover ringraziare tutti, perché quello che veniva fatto “veniva fatto per me”. Un’avventura mi accadde mentre frequentavo la scuola media. Eravamo al cambio d’ora, eravamo ragazzi iperattivi non certificati, al cambio d’ora se non erano ancora arrivati i professori si giocava al lancio (quella che in altre parti del territorio Italia si chiama cimosa) del cassino; si chiudeva la porta dell’aula e iniziava la battaglia dei lanci. Mentre avevo già lanciato il cassino la porta si aprì, era il bidello, che fu colpito da questo cassino ben pieno di polvere di gesso: sufficientemente arrabbiato mi prese per portarmi in presidenza. Mentre andavamo incrociammo il professore di matematica che in ritardo arrivava per coprire la sua ora; chiese il perché fossi fuori dall’aula e con il bidello e questi rispose che mi portava in presidenza raccontandogli l’accaduto. Il professore disse al bidello che era inutile portarmi in presidenza, ci avrebbe pensato lui, segui il prof. e giunti in classe, dicendomi che lo faceva per me, dato che quello che faceva era meglio che avere una sospensione, aprì il registro e segnò un bel 2 che credo ancora oggi io non abbia recuperato.

Tante altre cose sono sempre state fatte per me, dalla mia famiglia, dai professori, dalla chiesa, ancora non si parlava di politica, quindi non sapevo se facevano qualcosa per me, nel frattempo ero arrivato alle superiori e mi dilettavo con la critica della ragion pura di Kant e con il capitale di Marx: probabilmente non ci ho capito nulla. In questi primi anni di superiori iniziarono vari fermenti e scissioni nei gruppi di amici, entrò in gioco il pensiero politico. DC, PCI, MSI, PRI, PLI, arrivò anche il libretto rosso di Mao con allegato distintivo, ancora oggi mi chiedo come alcuni miei amici che fino ad allora non avevano il più delle volte neppure 20 lire per una nazionale e un’esportazione, quindi erano sempre a chiedere una cicca da fumare, si ritrovassero in tasca il pacchetto di Marlboro e soldi. Probabilmente il distintivo era miracoloso. Anche questi miei compagni iniziarono ad essere evangelizzatori come lo era la chiesa, il tutto per il nostro bene. In quel periodo tutti facevano del bene e lo facevano per tutti noi, la DC regalava una scarpa, di solito la destra, promettendo la seconda scarpa se l’avessi votati ed avessero vinto, o promettevano pasta, questo naturalmente era fatto per noi. Crescendo ne ho viste di cose fatte per noi popolo, ho visto scatenarsi la violenza, ma non era roba nostra. Io me la sono vissuta come un qualcosa di prezzolato dal potere, questa violenza gli permetteva di continuare a dominare e a reggere le redini del territorio, tutto ciò sempre nell’ottica del nostro bene. Sono sorte nel frattempo altre sigle per l’accaparramento del potere, tutte parlavano del nostro bene ed interesse, ma di certo io ho sempre visto i loro interessi in primo piano, quindi il loro arricchirsi e sistemarsi a vita. Ad oggi, ancora, le varie sigle di potere stanno facendo qualcosa per noi, si sacrificano, hanno lotte intestine, soffrono e tutto questo nel nostro interesse e per il nostro bene.

Dopo quest’excursus veloce sui tempi passati, parlerò della nostra categoria di psicologi, dopo la nascita degli Ordini, voluti dal potere, nasce anche il nostro ente di previdenza “ENPAP”, fatto per noi, ossia per il nostro bene e per i nostri interessi, e di questo dobbiamo sentirci grati verso queste menti benevolenti.

Nel frattempo sempre per il nostro bene è stato deciso che la nostra categoria doveva cambiare ministero di vigilanza, così da Grazia e Giustizia siamo passati alla Sanità; nel frattempo sono stati sperperati i soldi dell’Enpap (ossia i nostri), ma è stato fatto per il nostro bene, è stato fatto per la nostra immagine. A oggi si sono 2674 psicologi pensionati che percepiscono al massino 170 euro al mese per vivere, ma anche questo è fatto per il nostro bene, di fatto questo accorgimento ci costringe a continuare il lavoro, a continuare a versare, in maniera ridotta, soldi all’ente, ma tutto questo ci permette di restare attivi e non diventare decrepiti e depressi pensionati che non sanno cosa fare. Anche ora le sigle di potere che in questo momento hanno cercato di blindare le elezioni, lo hanno fatto per il nostro bene, lo hanno fatto per non far disperdere i voti.

Praticamente tutti fanno qualcosa per noi, credo che sarebbe opportuno che tutti noi scendessimo nelle piazze e di fronte ai vessilli propinatori di tanta benevolenza ci inginocchiassimo a ringraziare.

 

Giuseppe Latte