Stamane mentre andavo a lavorare e mi avvicinavo alla piazza centrale, ho udito dei suoni e delle voci. Giunto nei pressi ho visto degli araldi che annunciavano un singolar tenzone tra due, di cui non ho compreso bene i nomi, ho udito solo che li dicevano cavalieri e paladini contro le ingiustizie fatte alla popolazione, veniva annunciato questo scontro ove si sarebbero affrontati senza gli usberghi e senza elmi. Entrambi dagli araldi eran descritti come unici e veri paladini del reame. Qualcosa mi colpisce e ne riconosco i cimieri , tra me e me mi dico: son predatori che fino ad oggi hanno razziato in lungo e in largo per il reame, disinteressandosi completamente della gente, razziavano per il loro interesse, ed ora gli araldi li dicono paladini della dignità del popolo. Ma al di la di quello che cercano di cantare e far cantare per le strade ai menestrelli, cercando di ammaliare le pulzelle, credo sia giunta l’ora di por fine a questa beffa, che il popolo si svegli. Innanzi tutto lasciamoli soli nella piazza il giorno del torneo, andiamo in altre piazze ove tra nuovi canti e senza più duelli, giunge la voce del futuro: lasciamoci alle spalle gli ammaliatori. Ma ammalian così bene, son perfetti, ricolleghiamoci alla nostra memoria e rivedremo le razzie fatte da entrambi nel nome della gente..
Giuseppe Latte
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