La SPES, nuove proposte

La SPES, nuove proposte

Il manuale E-Book con le istruzioni per la sopravvivenza sta avendo un successo inaspettato, questo lo vediamo analizzando i click, inoltre molte mail ci vengono inoltrate giornalmente e non solo dagli iscritti al sindacato, questo deve avere una sua valenza o significato. Non avendo ancora avuto riscontri e risposte dai responsabili dell’Ente riguardo la nostra proposta di costituzione del Nuovo Fondo Perduto (marchio registrato) che creerebbe la possibilità per tutti/e i pensionati/e di vivere dignitosamente, abbiamo ritenuto opportuno prendere contatti, per fissare un incontro, con i responsabili del governo a cui sottoporre le nostre proposte, per risolvere questa non piacevole situazione dei pensionati dell’Ente. Proposte che qui di seguito elenchiamo per avere un vostro parere prima della stesura definitiva:

  • Tutti i pensionati dell’Ente acquisiranno il diritto di venire nominati ministri senza portafoglio, quello lo lasciamo a loro;
  • Tutti i ministri senza portafoglio avranno diritto ad una macchina di servizio con scorta, questo per essere aiutati anche qualora dovessero fare degli acquisti;
  • Tutti i nuovi ministri avranno diritto ad un appartamento in una zona da loro scelta, l’appartamento sarà ristrutturato con i fondi dello stato, si otterranno in questo modo due vantaggi: a) valorizzazione degli immobili; b) lavoro per le imprese edili;
  • La SPES (Sindacato Pensionati Enpap Sfavati) creerà una Onlus per partecipare ai bandi per la gestione di centri di accoglienza, resta inteso che dopo aver vinto i bandi gli euri saranno così ripartiti: 90% in regalie e 10% per mantenere il servizio;
  • Tutti i nuovi ministri senza portafoglio avranno il diritto di utilizzare aerei, elicotteri dello stato per gli spostamenti che loro ritenessero opportuni, fuori sede;
  • Tutti i figli/ie ed amanti dei nuovi ministri avranno diritto al lavoro, quelli/e che già hanno un lavoro soddisfacente potranno restare nei loro incarichi garantendogli però delle redditizie consulenze, gli insoddisfatti e quelli/e che non hanno lavoro saranno assunti/e a tempo indeterminato da enti statali o parastatali con incarichi dirigenziali, non ci sarà valutazione per titoli ma per appartenenza ossia genia;
  • Tutti i nuovi ministri senza portafoglio, loro figli ed amanti, usufruiranno gratuitamente di accesso a: teatri, cinema, treni, stadio, mostre, musei, inoltre, inoltre i ministri saranno dotati di telefonini, computer, tablet e quant’altro di elettronico ritenuto da loro necessario, a spese dello stato;
  • Le vacanze saranno un diritto gratuito e garantito per i nuovi ministri, loro famigliari ed amanti, in località da loro prescelte, resta inteso che qualora ci fosse richiesta di crociere, saranno messe a disposizione le navi scuola (Vespucci e Palinuro), in questo caso sarà aumentato il fondo spese già congruo dei due velieri, del 300%;
  • Tutti i diritti acquisiti, in caso di decesso del ministro senza portafoglio passano agli eredi e successivi eredi fino alla quarta generazione, non abbiamo inserito in questo caso e di proposito per non eccedere con le spese le/gli amanti;
  • Per quanto non espressamente specificato si terrà conto di come funziona l’andazzo e ci si atterrà a quello.

Augurandoci di avervi fatto cosa gradita nel tenervi informati, restiamo in attesa di vostri riscontri e suggerimenti.

Giuseppe Latte

 

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L’aperitivo al bar

L’aperitivo al bar

 

 

Ieri sera all’aperitivo

ar bar de mi cuggino

eramo tutti mbriachi,

le fave erano bone

er pecorino mejo,

il vino scorreva a fiumi

che ce poteva esse

de mejo da fa.

All’improvviso apparve una nera signora

che disse:

sò de la Cassa pensioni

m’hanno mandata a controllà.

Con voce altisonante mi si rivolse

dicennome: ma de che te stai a lamentà?

Noi lavoriamo duro tutti i jorni

pè la salute e per li sordi tui

e de tu compà.

Tu te lamenti rompendo un po’ i maroni

co stà storia che nun c’hai da mangià.

Qua che fai?

Nun stai a gozzoviglià.

Allora statte zitto

lasciace lavorà

vedrai che prima o poi

quarcosa accadrà.

 

Giuseppe Latte

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Il pensionato: come ti gestisco 90 euro al mese

Il pensionato: come ti gestisco 90 euro al mese

 

 

Oggi ho fatto li conti col fornaio

je devo adda pagà trenta eurini

per un filoncino tutti i jorni.

Son passato poi del verduraio

quindici eurini lui m’ha chiesto

per il pomodoro grosso al giorno

che mi dà.

L’olio è gratis

me lo so fatto regalà,

del sale faccio a meno che fa male.

Tralasciando:

Enel, Gas, Acqua, Tim, Rai etc.

che possono aspettà,

me son rimasti euri da scialaquà.

Se voi volete ce potessimo trovà

ar bar de mi cuggino a festeggià

co baccelli, pecorino e vino a volontà

che oggi è oggi

domani chi lo sà.

Giuseppe Latte

 

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La preghiera der popolo

La preghiera der popolo

 

 

Egregi lor signori

enpappini,

con la presente ve vojo

rammentà

la situazione de noi popolo

monnezza.

Comprendo li disagi che ciavete,

ma dovete pur pensare alla monnezza,

che se non fate nulla

lo sapete,

la monnezza s’accatasta

e imputridisce,

e pure colli soldi che ciavete

er puzzo di monnezza

ve s’attacca.

Giuseppe Latte

 

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Oggi 8 marzo viene costituita la SPES (Sindacato Pensionati Enpap Sfavati)

Oggi 8 marzo viene costituita la SPES (Sindacato Pensionati Enpap Sfavati)

 

Salve,

essendomi assunto il compito di portavoce della neo costituenda SPES ( Sindacato Pensionati Enpap Sfavati), sono a darvi le ultime notizie. Cosa importante già fatta è stata la creazione di una mail gratuita per tutte/i le/i colleghe/i iscritte/i al Sindacato: spes…@enppens.it; i puntini stanno per il numero che viene assegnato ad ogni collega. Alcune/i colleghe/i esperti del mondo informatico hanno già predisposto corsi di apprendimento per i colleghi ritenuti diversamente abili, inoltre tramite un accordo con una nota casa produttrice di pc portatili, tablet, telefoni super tecnologici, orologi in grado di tenerci costantemente informati, provvederemo ad informatizzare anche le/i colleghe/i che ne sono prive/i. Grazie a questa organizzazione appena nata ma già attiva, stiamo lavorando alacremente. Bisogna dire che siamo avvantaggiati, noi lavoriamo a pieno ritmo anche di notte e ciò è dovuto a due fattori importanti:

  • siamo vecchi e, come la maggior parte di voi sapranno, abbiamo necessità di meno ore di sonno;
  • siamo affamati, essendo affamati abbiamo i crampi della fame che non ci permettono quella rilassatezza necessaria per addormentarsi.

A proposito della fame, sono a rammentarvi che a seguito della grande cena sociale tenutosi a Firenze il 6 marzo 2017, ove abbiamo sperperato i nostri averi, per circa 60 giorni non avremo euri per sfamarci, questo per noi può essere comunque vissuto positivamente: avremo più ore da dedicare al nostro progetto, e cioè pensare ed attuare misure risolutive atte a migliorare le nostre attuali condizioni.

La notizia importante da comunicarvi oggi è la seguente: oggi otto marzo 2017 alle 18.00 in punto, con atto privato, firmeremo l’atto costitutivo della SPES. Siamo stati costretti a farlo come atto privato e non pubblico (ossia davanti ad un notaio) per mancanza di fondi; facendolo con atto privato ci costerà molto meno, infatti basterà andare presso l’ufficio del registro e registrare l’atto, risparmiando un migliaio di euri che, al momento attuale, non abbiamo.

L’urgenza di crearla oggi alle 18.00 è sorta dalla pressione esercitata da colleghe/i esperte/i in astrologia, cartomanzia, numerologia, cristallomanzia, esperte/i nella lettura dei Ching ed altro. Ci siamo quindi inchinati al fato, ossia al massimo fattor che volle in noi più vasta ombra creare. Lo statuto lo abbiamo copiato da altre organizzazioni, apportando le dovute modifiche che noi abbiamo ritenute necessarie, e cioè cariche sociali e collegi di indirizzo.

Per le cariche sociali sono stati previsti:

  • 3 presidenti;
  • 6 vice presidenti;
  • 12 vice vice presidenti;
  • 4 tesorieri;
  • 4 vice tesorieri;
  • 4 segretari;
  • 4 vice segretari;
  • 8 non si sa mai.

Non meravigliatevi per questa abbondanza di cariche, il nostro è stato un atto previsionale: infatti, vista la nostra età (non si sa mai), in caso di mancanza di una/un collega la carica viene immediatamente ricoperta, quindi non ci sono vuoti nella gestione del Sindacato.

Anche per il collegio generale abbiamo preso le nostre precauzioni:

Collegio Nord: 200 effettivi e 200 vice effettivi;

Collegio Centro: 150 effettivi e 150 vice effettivi;

Collegio Isole: 120 effettivi e 120 vice effettivi.

Il collegio dei Sindaci: 5 effettivi, 5 supplenti e 5 vice supplenti.

Questa distribuzione di incarichi ci rende tranquilli nella gestione del Sindacato; ribadisco il concetto della nostra età, quindi in caso di decesso dei titolari delle cariche immediatamente c’è il sostituto; ma c’è dell’altro, infatti qualora i nostri progetti venissero accolti, e vi assicuro che molti ma molti euri con tanti zeri potrebbero iniziare a circolare, avremmo la possibilità di garantire compensi maggiori ad un maggior numero di persone (oddio cosa ho scritto).

Le cariche saranno a scadenza di vita, saranno trasferibili agli eredi, affinché possano garantire un ottimo tenore di vita alla famiglia. Non sarà obbligatoria, per l’erede che assume la carica del famigliare, la laurea in psicologia, questo dovuto al fatto che, tramite i nostri agganci, noi forniremo all’erede una laurea Honoris causa in psicologia (avendo sopportato per tutta una vita un genitore psicologo/psicoterapeuta ne ha pienamente diritto), quindi la facciata è OK.

Per oggi ritengo opportuno fermarmi a quanto detto finora, dei progetti che continuano a pervenire e che un apposito comitato vaglierà, ve ne parlerò minuto per minuto; avremmo anche idea di sottoporli ad un sondaggio tra di voi colleghi e lettori. Quelli che tutti insieme riterremo validi, li inoltreremo al nostro ente di previdenza, certi di avere il loro appoggio.

Giuseppe Latte

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La cena dei pensionati Enpap, nascita di un sindacato

La cena dei pensionati Enpap, nascita di un sindacato

 

Salve,

ieri sera a Firenze c’è stata una grande festa: “la festa dei pensionati Enpap”. Eravamo circa 2000, quest’idea è nata da uno stato di necessità, infatti unendoci e mettendo insieme le nostre pensioni potevamo avere finalmente una considerevole somma di euri da poter spendere, spendere per noi aveva essenzialmente il potere di poterci permettere di mangiare e bere, una volta tanto, come dio comanda. L’ingresso alla festa, con deposito della cifra della pensione tramite assegno, è stato un pochino laborioso. Erano stati organizzati 10 ingressi, tutti con connessione internet e tutti collegati con banche dati per il controllo degli assegni, questo stato di cose è stato necessario per la tutela di tutti quanti noi. E’ comunque andata meglio del previsto, solo 25 assegni senza copertura, abbiamo deciso comunque di accoglierli tra noi e farli partecipare a questa crapulata, dato che probabilmente da moltissimo tempo non mangiavano. Finalmente eravamo tutti a sedere, i camerieri hanno iniziato a servire cibo e bevande, il servizio è stato celere e ben organizzato, c’è da precisare che l’organizzazione si era accordata con vari centri di Firenze, ove vengono forniti pasti agli indigenti, grazie a questi accordi 500 persone erano venuti a servire dietro ricompensa di un lauto pasto ed un bere a volontà. Durante la cena ci sono state delle scene spassose, dovute a degli errori della cucina, infatti alcune pietanze erano al dente o non troppo cotte, e come per miracolo circa 800 dentiere sono cadute, immediatamente recuperate dai legittimi proprietari, questo ha suscitato ilarità tra i commensali ma anche rabbia per la nostra situazione economica, il pensiero è corso alle nostre misere pensioni che non ci permettono il lusso di poter andare in Croazia ove potremmo farci impiantare dei denti fissi, sotto certi aspetti il tutto può essere visto come un bene per noi, se avessimo ancora tutti i denti avremmo voglia di usarli e quindi mordere, mangiare, ma con i soldi che ci danno non sempre è possibile. Comunque tutto filava per il giusto verso, pappa buona, vino a volontà, questo vino che scendeva dal gargarozzo in abbondanza ci permetteva di ingoiare anche bocconi più duri. Alle 23,30 la cena era oramai finita, è nato un piccolo intrattenimento organizzato da alcune colleghe pensionate (modello teorico di riferimento bioenergetico) che hanno allietato la serata con danze e canti, il tutto è durato un’ora circa. All’1 del mattino, i camerieri dopo essersi saziati anche loro abbondantemente, hanno sgomberato i tavoli. Seppur leggermente brilli, per non dire ubriachi, abbiamo organizzato un’assemblea generale per parlare tutti insieme (sembrava la Gestalt agli esordi), infatti chi voleva prendere la parola andava sul palco e parlava delle sue paure, rabbie, delle possibilità percepite o reali per uscire da questa disastrosa situazione, dopo circa due ore di discussioni, mentre fiumi di spumante, lo champagne era oramai stato interdetto dopo le quantità enormi di bottiglie consumate, scorrevano, abbiamo deciso all’unisono di creare un’associazione di categoria, un sindacato, ora bisognava trovare una sigla rappresentativa. Come incipit abbiamo usato la parola sindacato, quindi la prima lettera è stata la S., ed ora? Già siamo psicoterapeuti e pensionati, quindi la P., siamo pensionati Enpap ed eccoci alla terza lettera E.. Cosa aggiungere? Come un boato emerso all’improvviso c’è stato un urlo che iniziava con ESSE, dato che non era stato comprensibile quanto urlato, non si capiva se avessero detto Sfigati o Sfavati,

una cosa era certa la quarta lettera era la S.. Ecco la sigla: SPES, Sindacato Pensionati Enpap Sfigati, o Sfavati? Oramai erano già le 4 del mattino, bisognava andare, abbiamo quindi deciso di procedere in questo modo: per il significato della S  e per iniziare a stilare delle proposte ci terremo in contatto tramite mail, dato che non tutti tra di noi hanno un pc presso la loro abitazione  o non sono molto pratici nell’utilizzo, chiederemo agli ordini se ci permettono di utilizzare le postazioni informatiche, già in essere per le votazioni Enpap, e tramite l’aiuto dagli addetti, noi diversamente abili, potremo comunicare ed iniziare un progetto comune.

Di questo vi terrò informate/i nei prossimi giorni.

Giuseppe Latte

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