Giu 28, 2013 | Psicologia |
Autore: Dott.ssa Sara De Maria
vedi Blog dell’Autore http://ladolceattesa.tumblr.com/post/50981274687/sfatare-i-miti-sullallattamento
Di recente ho frequentato un corso base sull’allattamento organizzato dal M.I.P.A. e sulla base del corso unicef.
Uno dei temi più interessanti trattati è stato quello dei miti sull’allattamento che aleggiano attorno alle future madri e che rischiano di minare la riuscita di un allattamento sereno. Di seguito ne elenco qualcuno e il motivo per cui questi miti non devono essere ascoltati.
Allattare è una questione di fortuna: Allattare non è una questione di fortuna ma di fisiologia. Tutte le donne sono fisiologicamente predisposte per produrre latte nella quantità e qualità adeguata al proprio bambino.
Allattare fa ingrassare: L’allattamento richiede un dispendio di circa 500 calorie in più al giorno. E’ importante durante l’allattamento portare attenzione all’alimentazione e mantenerla sana ed equilibrata.
Durante il periodo dell’allattamento bisogna bere almeno 3 litri di acqua al giorno: E’ importante integrare ogni poppata con un bicchiere d’acqua ma è anche importante non sforzarsi di bere oltre i propri limiti, si correrebbe il rischio di avere un ristagno di liquidi.
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Giu 27, 2013 | Psicologia |
Autore: Dott.Roberto Solinas
Siamo veramente padroni delle nostre scelte, oppure gusti e convinzioni vengono semplicemente indotti in base al potere, all’interesse e alla convenienza di chi li somministra?
Uno dei più virtuosi violinisti del mondo, Joshua Bell, suonò nella metropolitana di Washington per 43 minuti, travestito da musicista di strada. L’esperimento sul campo verificava se in un contesto anonimo la gente comune ne avrebbe riconosciuto il talento. Durante l’esecuzione tra la confusione e l’indifferenza passarono oltre mille persone. Il violinista raccolse appena 32 dollari. Con poche eccezioni nessuno si accorse di nulla.
Generalmente, in tutti i campi siamo in grado di distinguere poco ma subiamo preconfezioni imposte. Senza un ruolo, un’immagine, una riconoscibilità, un adeguato apparato, anche l’evidenza e l’eccellenza sfuma e svanisce o meglio, resta invisibile. Proprio pochi la intuiscono…
Un elemento semplice e secolare di persuasione-manipolazione è quello che Aristotele definiva Ethos.
L’Ethos è il ruolo, magari istituzionale, è il prestigio dell’interlocutore, è la sua fama conclamata.
L’Ethos è una trappola antica ed elementare. Funziona quasi sempre.
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Giu 27, 2013 | Psicologia |
Autore: Dott.ssa Sara De Maria
vedi Blog dell’Autore http://www.sarademaria.it/che-cose-unemozione-ce-lo-dice-goleman/
Daniel Goleman dalla fine degli anni ’90 pubblica libri fruibili al grande pubbilico che desidera “crescere”, emotivamente, affettivamente, professionalmente, spiritualmente….insomma per tutti coloro che sono alla ricerca di stimoli per fare un salto in una direzione più promettente.
In quest’ultimo periodo ho ripreso in mano “Intelligenza emotiva” che si prefigge di dare una risposta agli strani ma diffusi casi di primo a scuola, ultimo nella vita, ma soprattutto aiuta a conoscere la complessità dell’intelligenza emotiva a perfezionarla e ad insegnarla ai bambini.
Affinare l”intelligenza emotiva consente di governare meglio le proprie emozioni e guidarle verso direzioni efficaci; spinge alla ricerca di benefici duraturi piuttosto che al soddisfacimento degli appetiti più immediati.
Lo spunto che ho piacere di condividere in questo articolo arriva dall’appendice A in cui Goleman fa un breve excursus sulla distinzione tra emozioni primarie, i sentimenti e i toni dell’umore.
Quindi Goleman scrive : “Io riferisco il termine emozione a un sentimento e ai pensieri, alle condizioni psicologiche e biologiche che lo contraddistinguono, nonchè ad una serie di propensioni ad agire. Vi sono centinaia di emozioni con tutte le loro mescolanze, variazioni, mutazioni e sfumature. In effetti le parole di cui disponiamo sono insufficienti a significare ogni sottile variazione emotiva”.
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Giu 26, 2013 | Psicologia |
Autore: Dott.ssa Simona Saggiomo
Secondo i dati Istat “a dicembre il tasso di disoccupazione raggiunge l’8,5%, facendo registrare un +0,2% rispetto a novembre e un +1,5% nel confronto con lo stesso mese del 2008.
Il numero delle persone in cerca di occupazione risulta pari a 2 milioni 138 mila unità, in crescita del 2,7% (+57 mila unità) rispetto al mese precedente e del 22,4% (+392 mila unità) rispetto a dicembre 2008” (da www.italialavoro.it ) e questo non è un dato sociologico confortante.
Purtroppo di questi dati ne sono pieni i giornali e le cronache anche nazionali, perché comportano la discussione su quale futuro avranno i lavoratori con enorme preoccupazione verso le famiglie e la futura generazione. Non possiamo purtroppo agire direttamente su questi dati: troppo lontana la distanza tra necessità governative e necessità lavorative dei singoli, che altro non possono che protestare davanti alle sedi, fare sit-in , scioperi e alzare la voce contro chi non ascolta i reali bisogni di chi lavorava e ha sempre lavorato e ora si trova in cassa integrazione o peggio senza lavoro.
A tal proposito conosciamo molto bene anche dalla televisione e dai programmi divulgativi quanta difficoltà economica ci sia dietro tutto questo: un aumento dell’aiuto da parte delle famiglie di origine, magari in pensione, che si trovano a dover gestire nuove spese di mantenimento, e per i meno fortunati c’è lo sfratto per morosità.
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Giu 25, 2013 | Psicologia |
Autore: Dott.ssa Anna Luana Tallarita
“Ogni elemento ha un suo colore:la terra è azzurra, l’acqua è verde, l’aria gialla, il fuoco rosso; poi vi sono altri colori casuali e commisti, appena riconoscibili. Ma tu bada con cura al colore elementare che predomina, e giudica secondo quello”. (Paracelso)
“Trascrivere la musica dei colori, dipingere i suoni della natura,vedere cromaticamente i suoni e udire musicalmente i colori”. (Wassily Kandinsky, Lo spirituale nell’arte)
Introduzione
Rosso è il colore della vita, rosso è il colore della morte, rosso è il colore associato alle emozioni. Il colore della passione, della vergogna, della provocazione, del potere di concentrazione, della furia. Del sentimento, dell’espansività, della vivacità. È il rosso è proprio dell’ira, della violenza, dell’aggressività, dello spargimento di sangue. Rosso è il colore della presenza dell’animale sulla terra. Il rosso è il simbolo della vita. Il rosso, fra tutti i colori, è considerato il colore per eccellenza e come tutti i simboli, ha valenze sia positive che negative. I colori sono la manifestazione naturale del mondo significato spirituale della natura, nella sua funzione di essere autorivelazione dell’Assoluto. È dall’uso rappresentativo dei colori che nasce il linguaggio simbolico. Lingua d’origine dell’umanità[1]. Il rosso è uno dei colori dello spettro percepibile dall’occhio umano. E’ il primo colore dell’arcobaleno perchè è il più freddo e con la frequenza d’onda più lunga[2]. Essendo l’arco più alto di questo, al crepuscolo, è il primo colore che scompare dalla percezione. Un colore unico e forte, e con certezza il più stimolante .
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