Sei Portato per le Tecniche di Rilassamento e la Meditazione? Scoprilo Subito.

Autore: Dott.ssa Sara De Maria

Vedi Blog dell’Autore http://www.sarademaria.it/sei-portato-per-le-tecniche-di-rilassamento-e-la-meditazione-scoprilo-subito/

 

Se da un po’ di tempo stai pensando alle tecniche di rilassamento o alla meditazione come strumento per migliorare la conoscenza di te stesso, trovare il tuo equilibrio emotivo e ormonale, ridurre le somatizzazioni, migliorare la qualità del sonno, vivere con maggiore consapevolezza, questo articolo potrebbe interessarti.

Le tecniche di rilassamento e la meditazione sono strumenti molto semplici da apprendere, sono davvero alla portata di tutti. Non farti ingannare dal fatto che sembrano lontani dalla nostra cultura, non lo sono affatto. L’unica qualità richiesta è la costanza nella pratica e il desiderio di iniziare qualcosa di nuovo dalle promesse infallibili.

I vantaggi di queste tecniche sono risaputi e scientifici, le tecniche di rilassamento e la meditazione dovrebbero essere insegnate già a scuola e praticate costantemente a casa e sul posto di lavoro. Bastano pochi minuti ogni giorno per avere i primi risultati: con la pratica costante la qualità del tuo pensiero, della tua memoria, del tuo benessere psicofisico e del sonno miglioreranno notevolmente.

L’obiettivo della pratica all’inizio può essere semplice: stare meglio fisicamente e sentirsi meglio nella relazione con gli altri.
A me sembra già un grande traguardo.

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Pillole di Psicologia

Istantanea di molte delle ultime ricerche entro la psicologia e campi collegati

traduzione ad opera della Dott.ssa Antonietta Muccio

  • Rotture nella relazione terapeuta-cliente possono compromettere i risultati del trattamento del paziente, in accordo con la ricerca condotta dagli psicologi della Case Western Reserve. Hanno studiato 116 partecipanti che avevano avuto precedenti esperienze di eventi traumatici, come un abuso sessuale o fisico nell’infanzia, un attacco fisico o esposizione a combattimenti, e che avevano avuto una prima diagnosi di disturbo post traumatico da stress. I partecipanti erano impegnati in 10 sessioni,  di un programma terapeutico di terapia dell’esposizione prolungata ed era chiesto di stimare i loro sintomi PTSD e la loro relazione con il terapeuta durante il trattamento. I ricercatori trovarono che il 18 per cento dei pazienti aveva fatto esperienza di una rottura, o un calo, nell’alleanza terapeutica, che non era mai stata riparata, e che questa rottura irrisolta presagiva scarsi risultati del trattamento (Journal of Consulting and Clinical Psychology, online Nov. 4).
  • Il comportamento della moglie sembra più importare quando si tratta di calmarsi dopo i conflitti coniugali, i risultati di uno studio condotto alla University of California, Berkley. I ricercatori hanno analizzato interazioni videoregistrate di più di 80 coppie eterosessuali di media età e anziane – che erano primariamente bianche, socio-economicamente benestanti e con bambini – per definire con precisione il picco negativo nelle conversazioni di coppia e l’ammontare del tempo impiegato dai coniugi per recuperare basato sul loro linguaggio corporeo, espressioni facciali e risposte emotive e fisiologiche. I matrimoni in cui le mogli si calmavano rapidamente durante le dispute alla fine hanno dimostrato di essere le più felici, sia nel breve che nel lungo termine (Emotion, online Nov. 4).

Fonte: Monitor on Psychology – A pubblication of APA. January 2014 – VOL. 45 – NO. 1. Traduzione dell’articolo: “In Brief. Snapshots of some of the latest peer-reviewed research within psychology and related fields.” (pp.16-19).

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Pillole di Psicologia

Istantanea di molte delle ultime ricerche entro la psicologia e campi collegati

traduzione ad opera della Dott.ssa Antonietta Muccio

  • I genitori che danno la priorità al benessere dei propri bambini sul proprio potrebbero essere più felici rispetto a genitori meno centrati sul bambino, ha trovato la ricerca condotta con 322 genitori dagli psicologi della Vrije Universiteit Amsterdam e della University of British Columbia. Nel primo di due studi, gli scienziati chiedevano a genitori reclutati online di completare una scala di centrismo sul bambino per misurare il loro stile genitoriale e un sondaggio misurava la felicità e il significato nella vita che sperimentavano dall’avere figli. I ricercatori trovarono che i genitori maggiormente centrati sul bambino erano significativamente più propensi a riportare maggiore felicità  ed un senso di scopo nella vita derivato dall’avere figli. In un secondo studio, i partecipanti raccontavano di nuovo delle loro precedenti attività giornaliere, riportando come si sentivano durante ogni attività. I ricercatori trovarono che i genitori maggiormente centrati sul bambino avevano maggiori sentimenti positivi, meno sentimenti negativi e facevano esperienza di un maggior significato della vita durante le attività di cura dei bambini (Social Psychological and Personality Science, Novembre).

 

  • Andare a dormire a orari irregolari può portare allo sviluppo di problemi comportamentali nei bambini, in accordo con lo studio condotto alla University College London. I ricercatori hanno analizzato i dati dell’ora della nanna e comportamentali di 10.000 bambini nel Regno Unito, raccolti quando i bambini avevano 3.5 e 7 anni dalle loro madri e maestre. Trovarono un collegamento chiaro, statisticamente e clinicamente significativo tra l’ora della nanna e il comportamento, notando che un’ora irregolare della nanna influenzava il comportamento dei bambini con interruzione dei ritmi circadiani, portando alla deprivazione del sonno che interessa lo sviluppo celebrale. Mentre i bambini con un’ora irregolare della nanna progrediscono nell’infanzia, segnano un incremento negativo nei test di iperattività, problemi di condotta, problemi con i pari e difficoltà emotive. I bambini che passavano a orari più regolari della nanna mostravano chiari miglioramenti nei loro comportamenti (Pediatrics, Novembre).

 

Fonte: Monitor on Psychology – A pubblication of APA. January 2014 – VOL. 45 – NO. 1. Traduzione dell’articolo: “In Brief. Snapshots of some of the latest peer-reviewed research within psychology and related fields.” (pp.16-19).

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Orientamento Scolastico e Professionale: un Esempio di Intervento.

Autore: Dott.ssa Maria Grazia Antinori

vedi Sito Web dell’Autore http://corsi-psicodiagnostica-psicoterapia.arpit.it/it/orientamento-scolasticoe-professionale-un-esempio-di-intervento-a110/

 

Il Centro di Orientamento Scolastico e Professionale ARPIT dell’XI Circoscrizione, sviluppa la sua attività con interventi di orientamento presso le scuole medie e superiori circoscrizionale, con una ricerca sul vissuto dei giovani rispetto la scuola e con attività di consulenza psicologica per i ragazzi e le loro famiglie presso la sede di Via Dei Lincei 93.
Il Centro è stato attivato dall’Aprile del ’99 ed è sorto nell’ambito dei progetti a favore dei giovani nell’ambito della legge N. 28597 (scheda 34).
Il progetto si è articolato su diversi aspetti correlati tra di loro, si è cercato di sviluppare una forte sinergia con la scuola, gli insegnanti, le agenzie pubbliche e private del territorio.
L’equipe del Centro, in particolare i tre psicologi con formazione clinica, hanno seguito nel corso degli ultimi due anni molti adolescenti e le loro famiglie che si sono rivolti direttamente all’ARPIT o sono stati inviati dagli insegnanti che hanno individuato una particolare difficoltà o crisi di sviluppo.
Considerando il lavoro di counseling, vorremmo condividere alcune esperienze significative che possano dare un esempio del tipo di problematiche e anche di risorse dei ragazzi e delle famiglie incontrate (per motivi di riservatezza eviteremo di indicare dati personali).
Chiara, tredici anni, capelli lunghi che incorniciano un viso tondo, è vestita con jeans larghi che nascondo il corpo, è spigliata nei modi , sguardo diretto anche se resta in silenzio seduta accanto alla madre.
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Disturbi del Sonno e Training Autogeno

Autore: Dott.ssa Sara De Maria

vedi Blog dell’Autore http://www.sarademaria.it/disturbi-del-sonno-e-training-autogeno/

 

“Ho difficoltà ad addormentarmi” , “Mi capita spesso di svegliarmi di notte e non dormire più”, “Al risveglio mi sento stanco, come se non avessi dormito affatto”.
E’ possibile tornare a dormire bene senza uso di farmaci? Si può “imparare” a dormire in modo efficace?

Se desideriamo migliorare la qualità del sonno senza ausilio dei farmaci possiamo scegliere di praticare tecniche di rilassamento in modo sistematico. Vediamo perchè.

Innanzitutto è importante definire cos’è il rilassamentoe cosa non è.
Rilassarsi non significa svagarsi né stare in posizioni pseudocomode sul divano a guardare la televisione, il rilassamento è un’azione attiva della mente che possiamo imparare a mettere in atto in modo molto semplice, se solo lo vogliamo.
Il rilassamento vero deriva dall’attività che sposta l’attenzione da ciò che abbiamo intorno e la porta verso l’interno, come se avessimo una speciale vista interiore, come se i nostri occhi al posto di guardare fuori guardassero cosa succede all’interno del nostro corpo e della nostra mente.
Sembra complesso ma non lo è. Rilassarsi in modo efficace è molto più semplice di quanto si possa pensare.

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