ECM e liberi professionisti: si va verso il sì

Autore: Dott.ssa Ada Moscarella

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Ad Ottobre 2014, la mia famosa vedenza dava ulteriore manifestazione della sua potenza con queste parole:

Quali saranno, allora, le intenzioni del nuovo Presidente e di tutto il suo Direttivo, insieme alla maggioranza che lo sostiene, in merito all’obbligo di formazione per gli psicologi?

Sarà dalla parte degli psicologi che amano la psicologia e sosterrà il progetto di una formazione continua che premi i professionisti o sarà dalla parte di quelli che nell’ennesimo obbligo per i professionisti vedono un’occasione di guadagno?

che chiudevano un articolo che avevo scritto per AltraPsicologia dall’eloquente titolo: Psicologi e Obbligo di formazione: CNOP da che parte stai?

Dopo questa nota scritta in risposta diretta alle domande di un iscritto e quest’altra dal beffardo titolo “NOTA PER LA FORMAZIONE CONTINUA IN PSICOLOGIA (FCP)”, nella seduta del CNOP di Febbraio il Presidente Giardina dichiara che:

in futuro tutti gli psicologi necessiteranno di crediti ECM

ATTENZIONE: al momento non sussiste ancora nessun obbligo!

Ma a questo punto sembra chiara la volontà politica di non sostenere alcuna ipotesi alternativa (ad esempio quella proposta dalla precedente consigliatura CNOP, lasciata a morire presso i ministeri) e lasciarci tutti nel calderone degli ECM.

Non mi dilungo ulteriormente su tutto ciò che questo comporterà per i liberi professionisti, è sufficiente leggere quanto scritto da Alessandro Lombardo, Presidente del Piemonte, in quota AltraPsicologia, in questo articolo.

In questo articolo, Federico Conte, Tesoriere dell’Ordine Lazio, ci spiega la posizione del CNOP e del Presidente Giardina. In particolare evidenzio questo passaggio simpatico:

[…] Giardina ha detto che il costo della formazione sarà comunque contenuto […]

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Gli Sterminatori

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Con il termine “sterminatori”, libera traduzione dell’inglese mass murder, vengono indicati quei soggetti che in unico evento criminale uccidono almeno tre persone senza un movente apparente, spesso con efferatezza e non per un motivo strumentale come ad esempio una rapina o un atto terroristico. Il termine, pur usato talvolta in ambito giornalistico, ha trovato la sua collocazione in campo psicologico per iniziativa del Prof. Angelo Zappalà, Direttore dei Corsi di Criminologia e Psicologia Investigativa della Scuola Superiore di Formazione Rebaudengo di Torino e già autore di un volume, intitolato appunto “Gli sterminatori”, pubblicato da Centro Scientifico Editore di Torino nel 2007.

leggi intero articolo su

http://www.benessere.com/psicologia/arg00/sterminatori.htm

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Psicologi: meno narcisismo, più panetteria!

Psicologi: meno narcisismo, più panetteria!

Autore: Dott.ssa Ada Moscarella

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Per centrare il bersaglio non basta vederci bene.

Occorre che occhio e mano siano ben coordinati.

Lo psicologo che non ti aspetti è innanzitutto un ESPERTO DELLA COMPLESSITA’.

Prima ancora di scoprire cosa fa, ciò che caratterizza principalmente lo psicologo è una modalità visiva molto particolare, altamente connettiva; capace di individuare le matrici nascoste, come Neo in Matrix.

Ecco.
Prima ancora di raccontare che lo psicologo fa il clinico, il selezionatore del personale, il diagnosta, lo psicoterapeuta, l’esperto nelle scuole, nelle aziende, nel marketing o in qualsiasi altra cosa che ci venga in mente, a me piace raccontare che può fare tutto questo in virtù del suo occhio.

Ma non c’è passo che si fa per raccontare la professione di psicologo che non corra poi il rischio di cadere nella sua trappola più abituale: L’AUTOREFERENZIALITA’.

Una volta che abbiamo scoperto di avere la supervista,
poi siamo capaci di usarla per guardarci allo specchio.

Ed esattamente come Narciso, rischiamo di affogare.

Alla nostra professione e a molti giovani psicologi professionisti soprattutto, dotati pure di occhio acuto, manca in realtà la coordinazione occhio-mano: quella che ti permette di sparare e centrare il bersaglio.

Così capita che una volta che scrutiamo la complessità, magari la illuminiamo anche, ne sveliamo i nodi, i misteri…e poi….niente…

Anzi, qualche volta viviamo pure la frustrazione di un mondo che non si spiccia a cambiare e a girare in nostro favore solo in virtù della nostra acuta vista.

(altro…)

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IL BILANCIO DI COMPETENZE

Autore: Dott.ssa Monica Monaco

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Un percorso per conoscersi tra scelte e cambiamenti
Nel corso della vita possono presentarsi diversi momenti in cui è necessario ed utile un aiuto per conoscersi meglio e per effettuare delle scelte consapevoli, in grado di condurre verso mete soddisfacenti tra quelle possibili nel contesto in cui si vive.
In fasi di cambiamento, di insoddisfazione, di indecisione è necessario disporre di possibilità che consentano di narrarsi e di guardarsi allo specchio in modo da poter individuare le risorse da poter mettere in gioco per superare le proprie difficoltà dirigendosi verso obiettivi più chiari e motivanti.

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http://www.benessere.com/psicologia/arg00/bilancio_competenze.htm

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Fatturazione elettronica: ci siamo!

Autore: Dott.ssa Ada Moscarella

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L’ultima trovata di Saw L’enigmistica è dedicata agli psicologi.

Si chiama

FATTURA ELETTRONICA

e dal 31 Marzo è obbligatoria per tutti le fatturazioni nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Picco di TSO dei colleghi che hanno cercato di farcela da soli.

L’ENPAP, con la collaborazione dell’Ordine dell’Emilia Romagna, mette a disposizione un videotutorial.

Vi ricordo che per gli iscritti al nostro ente di previdenza è a disposizione una convenzione a costi ridotti e assistenza dedicata: tutti i termini li trovate nella vostra area riservata.

AltraPsicologia si è già attivata nei mesi passati con articoli di chiarimento (qui) e soprattutto un Ebook (qui) che non potete fare a meno di scaricare e condividere con i vostri colleghi!

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Sopravvivere al Tumore

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La patologia cancerosa, ancora oggi, viene valutata come la più drammatica e problematica delle malattie. A partire dal momento della comunicazione della diagnosi e durante tutto l’iter terapeutico, la persona affetta da tumore alterna momenti di disperazione a momenti di speranza. Ma anche quando ad un paziente viene comunicata la risoluzione della malattia, non si pensi che tutti i problemi possano improvvisamente scomparire insieme alla causa prima che li ha generati. Sempre più spesso, infatti, si sente parlare delle problematiche psicologiche dei long-survivors (lungo-sopravviventi). L’American Cancer Society chiama paziente sopravvivente “colui o colei che è vivo dopo cinque anni dalla diagnosi”, per gli epidemiologi la sopravvivenza corrisponde all’intervallo di tempo tra la diagnosi e la morte. W. Niederland nel 1968 cominciò a parlare della “Sindrome del Sopravvissuto”, in riferimento agli studi effettuati sui sopravvissuti all’Olocausto.

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http://www.benessere.com/psicologia/arg00/sopravvivere_tumore.htm

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