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Uno studio dell’Istituto giapponese di Scienze Radiologiche illustra come un inganno cognitivo agisca sull’autopercezione della persona: facendoci sentire meglio di come siamo. I depressi non ne sarebbero affetti. E la scoperta potrebbe portare a nuove soluzioni per la cura del disturbo.

 

CREDI di essere più bravo degli altri a guidare, o di cucinare con risultati sopra la media, o di essere un asso del multitasking, gestendo mille attività al computer. Ma è pura illusione: una sensazione di superiorità data un “baco” che colpisce la maggioranza delle persone scovato nel cervello grazie ad una ricerca pubblicata sulla rivista Pnas e condotta da Makiko Yamada del Molecular Imaging Center, presso l’Istituto Nazionale giapponese di Scienze Radiologiche.

 

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