Autore: Dott.ssa Maria Frandina

 

Gelosia e Infedeltà

 Gelosia, ovvero il tuo sospetto

di quanto loro si siano divertiti?

Erica Jong

Dal “triangolo edipico” al “terzo incomodo”, sembra che tutta la nostra vita sia spesa nella ricerca di una relazione duale, eppure ci ritroviamo sempre a giocare in tre. Ne nascono conflitti, alleanze, tradimenti, separazioni, unioni. Siamo alla ricerca della fusione arcaica, eppure l’esperienza della separazione costituisce l’esperienza stessa del vivere. “Nasciamo traditi” sostiene Carotenuto. La vita, la nascita, come tradimento, costituisce la chiave di lettura di tutta la nostra esistenza: divenirne consapevoli può voler dire appropriarsi di chiavi di lettura che possono aiutarci a comprendere alcuni eventi della vita adulta in un processo di individuazione, che ci porta a recuperare noi stessi nonostante il tradimento. Il geloso è alla continua ricerca di un “suo prolungamento”, non accetta la separazione, teme l’abbandono, la perdita. Fare i conti con le proprie illusioni, con la propria storia, con la propria realtà è fondamentale. Tutti noi possiamo riconoscerci nella fantasia del principe o della principessa che porranno fine alla nostra angoscia di separazione. Molti restano a lungo, qualcuno per sempre, nella fantasia di un tale incontro. L’aspirazione, inconscia, è il ripristino dello stato simbiotico originario, lo stato di beatitudine legato alla fusione del bambino con il corpo materno. Fonderci con l’altro è una illusione e se in ciò consiste la nostra felicità saremo inevitabilmente delusi. Il geloso vorrebbe controllare l’altro nella sua totalità, come se fosse un proprio prolungamento. Inevitabilmente, questa illusione si trasforma ben presto in una delusione che porta alla colpevolizzazione dell’altro. L’altro è colpevole, perché non ha rispecchiato la nostra illusione, non ha assecondato la nostra fantasia, è semplicemente un “altro” reale. Nel momento in cui conquistiamo l’oggetto del desiderio, non pensiamo al suo vero mondo, alla sua realtà di soggetto, ma a come risponde ai nostri bisogni. Inizia una lotta per affermare la nostra “onnipotenza”, per “difendere il nostro territorio”, il nostro “sogno”. Quanto più questo meccanismo sarà forte, tanto più c’è il rischio di rimanere frustrati. Una eccessiva gelosia può portare proprio a quelle conseguenze che il geloso cerca di evitare. Paradossalmente, quanto più si è gelosi del proprio partner tanto più si corre il rischio di essere traditi. Nella gelosia, il bisogno di controllare l’altro può assumere livelli tanto alti da portare addirittura noi a tradire l’altro prima che questi possa farlo. L’ansia relativa alla paura di perdere l’altro può contribuire a rendere vivo il rapporto, a sviluppare la creatività, a trovare qualcosa di nuovo, che consolidi l’amore e la relazione, ma quando questo rumore di fondo copre la melodia dei sentimenti sottostanti, può arrivare ad offuscare ciò che c’è di bello e di naturale. Nell’analizzare i diversi casi di rapporto di coppia rispetto all’autonomia e alla differenziazione, è stata teorizzata la collusione gelosia-infedeltà ed è emerso che la ricerca di autonomia di uno si manifesta sotto forma di relazione extraconiugale e le angosce di separazione dell’altro si manifestano con una forte gelosia. Più uno è geloso, più l’altro è infedele per affermare la propria autonomia. Si costruisce così un circolo vizioso, in cui ognuno diventa attore dei desideri inaccettabili dell’altro e ci si incontra in “giochi” che possono degenerare quando passiamo dalla normalità alla patologia. Le persone gelose, spesso, sono vittime di emozioni indesiderate, che finiscono per deteriorare i rapporti a cui tengono di più.

Nella relazione di coppia, così come in quella terapeutica, è la fiducia che permette l’evoluzione. Quando  ciò non si verifica si resta bloccati, nelle relazioni naturali, nella relazione terapeutica, nelle proprie emozioni.