Autore: Dott.ssa Serena Costantino

Avere una malattia con la quale convivere comporta una serie di limiti, a seconda della disabilità, una serie di barriere architettoniche e non. Li,mitinello studio, nel lavoro, nella costruzione di relazioni e nell’immagine di sé, nella costruzione dell’autostima, in una parola avere una malattia l,mita la vita. Però attenzione, cos’ho detto all’inizio? Convivere  ossia vivere con: è questa la chiave per il superamento dei limiti imposti , vivere con la malattia farla diventare parte di sé. Facile a dirsi, ma proprio come la classica battuta “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, c’è un vero e proprio mare da attraversare per riuscire in quest’impresa. Un mare fatto di pregiudizi, di frustrazioni, di momenti di sfiducia, di una vita in cui si è diversi. Ebbene sapete che c’è?  È su questa diversità che bisogna lavorare per trasformarla in punto di forza, per fare della propria diversità un pregio e non un difetto, a volte quasi un vantaggio. E questo duro e lento lavoro si fa creando sinapsi, sì proprio così, creando i collegamenti tra la malattia e l’esterno, tra la malattia e noi stessi, che ci permetta di avere una vita il più normale possibile.  è come una scala, si può tornare indietro, ma anche in quel caso si deve trasformare quel passo indietro in uno stimolo per fare 5 passi in più.