Autore: Dott.ssa Sonia Piana

 

Oggigiorno anche la psicologia si è dovuta adattare alle moderne forme di comunicazione, trasferendo talora lo studio dello psicologo da un luogo concreto ad un indirizzo nel mare della Rete di Internet.

D’altronde non poteva essere diversamente, in un mondo in cui reale e virtuale si compenetrano continuamente e con estrema velocità.

Anche in questo settore gli americani sono stati i veri pionieri: le prime forme di psicologia on line (detta anche e-therapy) compaiono negli Stati Uniti all’inizio del 1980, sotto forma di gruppi di auto mutuo aiuto sul Web.

In Italia siamo ancora largamente all’inizio di tale fenomeno, verso cui vi è un grande scetticismo, come in tutte le novità. Ancora una volta sono i giovani i più disposti al cambiamento, soprattutto perché vivono la multimedialità come parte quotidiana della loro vita e, pertanto, non la sentono estranea e nemica.

La psicologia on line comprende attualmente varie forme di sostegno psicologico: si passa da semplici siti informativi inerenti la materia, alla creazione di gruppi di supporto,  fino al professionista che fornisce risposte ai quesiti posti dai lettori o consulti personalizzati tramite mail, chat o video chat.

Il funzionamento di un sito di consulenza on line è molto semplice: a seguito dell’invio di una mail o la compilazione di un form predisposto, l’utente può prenotare un consulto psicologico (via mail, chat o video chat). Dopo aver effettuato il pagamento (anch’esso on line, tramite carta di credito o bollettino postale) si usufruisce del servizio, generalmente nell’arco di uno o due giorni. I vantaggi dati da un consulto psicologico di questo tipo sono molti: prima di tutto la possibilità di “rompere” il muro del silenzio ed agire, cosa spesso troppo difficile per molti. Esistono barriere e blocchi oggettivi che impediscono talora di rivolgersi allo psicologo: vergogna, ansia, paura del giudizio altrui; l’uso di internet ovvia a tutto ciò, offrendo la possibilità di mettersi in gioco senza uscire troppo allo scoperto; per questo i siti di consulenza psicologica si rivolgono spesso agli adolescenti, chiusi nel loro mondo, in quella fase della vita in cui gli adulti sono spesso visti come lontani e giudicanti ed il confronto è più difficile. In tal modo è infatti offerto un luogo di ascolto, in cui un professionista può dare risposte ad interrogativi originati dalla sofferenza. Tutto ciò è innegabilmente positivo, perché il primo passo verso il benessere è la consapevolezza del disagio. È inoltre un servizio accessibile a tutti, rapido, fruibile a distanza, anche da chi ha problemi di spostamento e, soprattutto, ha un costo contenuto.

Sicuramente la psicologia on line troverà spazio sempre più nel futuro e maggiori saranno gli ambiti di applicazione. Vi sono tuttavia ancora numerosi dubbi e perplessità relativi a questa modalità di consulto, uno su tutti è la mancanza di contatto di persona, sicuramente parte integrante della terapia stessa, perchè permette l’instaurasi di una relazione empatica e profonda, ma anche l’analisi di tutte quelle componenti prossemiche, determinanti per la comprensione dell’altro. È quindi necessario evidenziare che la terapia on line è consulenza e non psicoterapia, sebbene possa influire sul comportamento dell’individuo, qualora motivato e recettivo. Dal punto di vista etico anche la psicologia on line deve attenersi al codice deontologico, in cui vi è proprio una sezione apposita relativa alle linee guida per le prestazioni psicologiche on line, le cui fondamenta sono sempre la tutela della privacy, il segreto professionale, la riconoscibilità dello psicologo come professionista adeguatamente formato.