Autore: Dott. Luca pedrazzoli
Viviamo nell’epoca in cui domina la passione triste: rinchiusi, impotenti, incerti, vivendo il mondo come una minaccia in cui ci si deve armare. I problemi degli adolescenti evidenziano la crisi della cultura fondata sul futuro; gli educhiamo come se la crisi valoriale non esistesse, facendoli credere al progresso che va a negare una progettualita’ futura e inducendo in loro la liberta’, il non limite, il dominio del se’ verso se stessi, l’ambiente e verso le relazioni umane.
Un tempo il crescere interiormente era scandito dai riti di passaggio che andava a rompere la precedente eta’ con una nuova identificazione personale, familiare e sociale.
Oggi, invece, la crescita non ha limiti, confini precisi e il passaggio delle fasi di vita sembrano non determinare la rottura di appartenenza con la fase precedente.
Questa osmosi evidenzia fluidita’ e confusione; vi e’ il rischio di condurre il soggetto all’isolamento del contesto, al fermarsi ad una fase del percorso evolutivo.. una sorta di nomadismo soggettivo.
“L’immaginazione e’ la sola che ci fa capire e intuire la sofferenza altrui…” (D. Maraini)
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