Autore: Dott.ssa Manuela Gianantoni

 

Il problema della violenza sulle donne affonda nella personalità dell’ uomo che ha scarso controllo sui propri impulsi e sulla propria emotività, che tende sentirsi dominante e padrone rispetto alla donna.

La donna interagisce con figure maschili  con le quali vuole un rapporto di parità ma ciò non è accettato da questi uomini che rispondono con azioni violente.

L’essere umano non modifica i propri comportamenti solo perché una legge glielo proibisce.

Per molti molestatori o assassini la minaccia dell’ arresto o della detenzione, non funziona come deterrente.

Sono indifferenti a questo perché spesso la legge viene applicata in modo blando.

Magari le forze dell’ ordine pensano di modificarne i comportamenti con una semplice diffida In realtà non è così.

Introduco qui il tema dei neuroni specchio, una classe di neuroni molto importante  per quanto riguarda l’ apprendimento attraverso l’ imitazione, capacità questa che rende ogni individuo in grado di agire per empatia. Dunque un comportamento bio-sociale ad un livello che precede la comunicazione linguistica, che caratterizza e orienta le relazioni che sono alla base del comportamento sociale.

Il sistema esteso dei neuroni specchio serve a condividere lo stato emotivo, a sentire quello che l’ altro sente e ciò rende possibile  suscitare stati emotivi in maniera controllata.

L’utilizzo del linguaggio può essere inteso allo stesso modo, per cui noi siamo in grado di rappresentarci e immedesimarci  nelle azioni che ci vengono raccontate.

Si è visto che tra due stimoli uditivi, uno con valenza positiva ed uno con valenza negativa, il sistema dei neuroni specchio risponde prima  agli stimoli con valenza positiva.

Questo è molto interessante perché ci mostra come l’ essere umano sia biologicamente portato a vivere in uno stato di affettività positiva verso se stesso e  gli altri.

Tutto ciò evidenzia la nostra responsabilità sociale a livello biologico, sulla base dei neuroni specchio : quando esprimiamo uno stato d’ animo negativo,  modifichiamo anche l’ umore e la percezione di tutti coloro che vengono in contatto con noi e si predispongono ad imitarci in modo automatico.

Il nostro cattivo umore affligge quindi anche gli altri. E’ un processo inconsapevole ma, poiché ora ne conosciamo l’ esistenza, possiamo decidere di effettuare scelte diverse per ottenere risultati migliori.

Nel comprendere come le informazioni provenienti dall’ esterno ci rendono empatici, è facile pensare come e quanto  i mass-media ci possano condizionare.

Già dalla fine degli anni ’60 si era formulata l’ ipotesi, poi confermata,  che l’ esposizione ad alte dosi di violenza, diretta o indiretta come quella descritta nei giornali, nei film, nei telegiornali, influenza, attraverso il processo imitativo, il comportamento delle persone.  Non deve quindi sorprendere il  vedere quanto siano aumentati gli atti di violenza, dato che quotidianamente veniamo investiti da notizie di femminicidi o violenze sulle donne.

Ciò che serve è dissolvere la paura, che non è lo stesso che comprenderla. Gran parte dell’ umanità trasmuta la paura, la trasforma in altro, in odio, in rabbia, in richiesta di protezione ecc…ma così facendo la ricrea.

Solo l’ amore dissolve la paura…ma cosa significa amare? “Amare significa lasciare all’ altro la libertà di essere se stesso in ogni istante del proprio cammino insieme, ed esserne capaci  implica l’ aver raggiunto  una maturità interiore tale da non temere neanche il venire meno dell’ affetto o dell’ interesse dell’ amato.

Amare significa desiderare la gioia del proprio amato senza porre alcuna condizione e senza aspettarsi nulla in cambio.

L’ amore è una qualità del proprio essere, è innanzi tutto l’ amore per se stessi  e, se lo si possiede,  ne beneficia indistintamente chiunque ne venga a contatto,  persone conosciute o sconosciute.

Solo  sconfiggendo la paura della solitudine saremo capaci di amare. Solo se avremo imparato ad amare  la solitudine, ogni minuto vissuto con l’ altro diventerà  una scelta d’amore.

Non si sceglie di avere una persona accanto per peggiorare la propria vita, ma per migliorarla…e se l’amore non porta a questo o non è amore o è un amore malato.

Solo una persona amorevole,  già colma d’amore, può trovare un partner  adatto.

Una persona infelice troverà un’altra persona infelice.

Questa, in amore viene chiamata  legge dell’ attrazione.

Il simile attrae il suo simile. Si incontra gente del proprio livello, perciò una relazione cresciuta nell’infelicità non potrà che essere amara.  Quindi, impariamo prima ad essere felici perché  solo allora troveremo un’anima  gioiosa .

Non dovremmo mai  cercare una relazione solo perché siamo soli: ci muoveremmo nella direzione sbagliata, perché useremmo l’altro come  mezzo e questo è immorale.

Impariamo prima ad essere felici in solitudine e quando avremo imparato questo, avremo   imparato il segreto  della  felicità. Soltanto se siamo felici avremo qualcosa da condividere, da dare…e quando diamo,  riceviamo.

Non è mai il contrario. Allora e  solo in quel momento,  nascerà  il bisogno di amare qualcuno.

Normalmente il bisogno dei più  è quello di essere amati da qualcuno, ma questo è un  atteggiamento infantile, immaturo.  Il bisogno di amare è indice di maturità e, quando si è pronti ad amare qualcuno, nasce una bellissima relazione, altrimenti no.

Se non amiamo noi stessi , se non abbiamo cura di noi , non possiamo amare nessun altro.

La prima cosa è essere amorevoli verso se stessi, è prendersi cura di sé e allora fioriremo ed in questo fiorire  attireremo altri fiori. Così nascerà una relazione di grande bellezza, l’ amore diventerà estasi e attraverso l’ estasi conosceremo il divino che è in noi” (Osho).

Secondo Osho, “a poco a poco l’ amore non sarà più una relazione, ma uno stato dell’ essere. A quel punto non ameremo più questo o quello…ameremo e basta. Chiunque si avvicini lo ameremo. Sarà uno stato dell’ essere, non saremo innamorati, in amore ma saremo amore.”

Buddha diceva che la mente precede la materia, la mente domina la materia, la mente crea la materia, perciò si diventa qualsiasi cosa si pensi, perché il pensiero determina tutto ciò che si è.

In che tipo  di persona  troviamo elementi dissonanti rispetto a  tutto ciò che si è delineato sin qui parlando dell’ amore?

“Se mi lasci ti distruggo”.  E’ così che muoiono le donne uccise da uomini che dicevano di amarle. Familiari, partner o ex che hanno confuso l’ amore con il possesso.