Autore: Dott.ssa Sonia Piana

 

Il medico di base si ritrova spesso ad affrontate problematiche che esulano dalla sua specifica attività; mi riferisco al fatto che i pazienti vivono il medico di famiglia come primo consulente cui rivolgersi per qualsiasi problema di salute stiano vivendo, talora evitando esplicitamente di rivolgersi al professionista più adeguato. Ciò avviene in particolar modo in caso di necessità di consultazione psicologica:  lo psicologo è ancora visto con pregiudizio, come riguardante solo problemi “seri” di sanità mentale; andare dallo psicologo è quindi segno di debolezza! In realtà la consultazione psicologica può avvenire per difficoltà generiche relative la vita quotidiana o momenti difficili del ciclo vitale, in fin dei conti frequenti per molte persone, più di quante possiamo immaginare.

Questo pregiudizio fa si che spesso lo psicologo non possa mettere in atto azioni preventive, ma si ritrovi ad affrontare un disagio ormai radicato e profondo. Si è generalmente più propensi ad accettare la malattia organica, poiché le cause sono viste come esterne all’individuo, non da esso dipendenti.

Ci troviamo quindi di fronte a medici di base, spesso costretti a fare gli psicologi dei propri pazienti, ed a psicologi operanti nei momenti di maggiore problematicità. Eppure, medico e psicologo lavorano quasi sempre sullo stesso paziente, nella maggior parte dei casi sempre però senza conoscersi né confrontarsi; sarebbe invece fondamentale uno scambio di informazioni sul lavoro che ciascun professionista sta portando avanti, al fine di svolgere un intervento ottimale ed avere una completa analisi dei bisogni ell’individuo. In Gran Bretagna son state portate avanti numerose campagne in merito alla salute psicologica, come il programma economico IATP (Improving Access to Psychological Therapies); secondo uno studio della London School Economics, infatti, i costi di assistenza ad un individuo, che usufruisce di assistenza psicologica sono di gran lunga maggiori di quelli che sarebbero stati spesi  per una terapia psicologica preventiva.

Il paziente viene valutato nella sua totalità di persona, svolgendo un’efficace azione di prevenzione o di orientamento verso un intervento psicologico specialistico. L’intervento dello psicologo non riguarderebbe i casi di psicopatologia (identificabili dal medico di base ed affrontabili con i servizi sanitari esistenti), ma quelle problematoche legate alla vita quotidiana, che alla lunga portano a disagi sul fronte della salute e dei rapporti. Un esempio molto importante è la ricerca del Prof. Solano, docente di psicosomatica presso l’Università La Sapienza di Roma; questi, con i suoi collaboratori e con la Scuola  di Specializzazione in Psicologia della Salute, prevede un intervento di collaborazione fra medico di base e psicologo. Nello specifico, medico e psicologo ricevono il paziente nello stesso setting, lavorando insieme per la valutazione dei sintomi e per la storia clinica.

Qualora sia utile, lo psicologo propone incontri in separata sede, individuali, di coppia o familiari, a seconda della problematica. Il paziente è ovviamente libero di scegliere se usufruirne o meno. I vantaggi di tale approccio sono numerosi:

  1. il disagio fisico è rivisitato in chiave psicologica, non più causato solo da problemi organici, ma acuito o addirittura causato da problemi relazionali, sociali, legati a periodi del ciclo di vita;
  2. l’individuo è visto come parte attiva del proprio benessere e non è più solo la medicina che viene ingerita a produrre benessere, ma la volontà di cambiare e stare bene, che può partire solo dal singolo;
  3. vi è un’ovvia riduzione della spesa medica e di tutti gli esami, talora eccessivi, che vengono prescritti;
  4. il confronto diretto fra due professionistI di branche diverse consentirebbe inoltre la creazione di un sapere che va oltre quello del singolo e che porta ad una visione di insieme dell’individuo.

Il 1 giugno 2010 è stata fatta una proposta di legge per l’istituzione dello psicologo di base; la speranza è che, passato questo periodo di crisi, tale progetto possa diventare realtà.