Autore: Dott.ssa Roberta Michelotto

 

La Sindrome di Munchausen per procura è difficile da diagnosticare ed ha un’enorme rilevanza in ambito pediatrico, psicopatologico e giuridico per le gravissime conseguenze che ha sul bambino che ne è la vittima.

La sindrome di Munchausen indica un comportamento che viene messo in atto da un adulto quando si crea un disturbo in maniera fittizia. Rappresenta quindi una sorta di “malato immaginario” che lo porta a richiedere continuamente l’intervento specialistico per sintomi per lo più inesistenti o che si è procurato da solo.

La definizione di questa sindrome, risale alla storia del barone Munchausen che dopo aver combattuto nell’esercito russo contro i turchi, si ritirò in un castello e per intrattenere i suoi ospiti raccontava delle storie assurde. Da questo modo di alterare la realtà con racconti fantasiosi prende il nome la sindrome di cui stiamo parlando.

La Sindrome di Munchausen, si caratterizza nell’adulto per un’esagerazione o invenzione dei sintomi, che richiedono un continuo consulto medico.

Le persone che presentano tale sindrome, arrivano a sottoporsi ad accertamenti ed esami clinici anche molto invasivi, arrivando persino a sottoporsi ad interventi chirurgici.

Questa sindrome è inserita nel DSM-IV-TR nella categoria dei “Disturbi Fittizi con segni e sintomi fisici predominanti”.

I disturbi fittizi si caratterizzano per:

A. Produzione e simulazione intenzionale di segni o sintomi fisici o psichici

B. La motivazione di tale comportamento è di assumere il ruolo di malato

C. Sono assenti incentivi esterni per tale comportamento (per es. un vantaggio economico, l’evitamento di responsabilità legali, o il miglioramento del proprio benessere fisico, come nella simulazione)

In senso più stretto, la Sindrome di Munchausen per procura si riferisce a chiunque induca in maniera costante dei sintomi su un’altra persona in modo che questa venga considerata malata.

Le vittime possono essere adulti o anziani, ma la definizione di Sindrome di Munchausen per procura si tende ad usarla essenzialmente quando le vittime sono bambini.

Gli elementi che contraddistinguono la Sindrome di Munchausen per procura sono:

  • La malattia del bambino è causata da un genitore o da un caregiver
  • Il bambino viene sottoposto a visite mediche prolungate e ad esami clinici spesso invasivi
  • Chi danneggia il bambino nega di conoscere la causa della malattia
  • I sintomi acuti e i segni della malattia finiscono quando il bambino viene allontanato da chi li causa

Questo tipo di comportamento dell’adulto, spesso la madre, verso un bambino si può protrarre nei mesi o negli anni.

I metodi utilizzati per l’insorgenza dei sintomi sono diversi:

  • convincendo il bambino ad essere malato
  • somministrando al bambino sostanze nocive
  • simulando una malattia inesistente o la sua induzione volontaria.

La Sindrome di Munchausen per procura, è molto complessa e difficile da diagnosticare. Nonostante si riconosca (di solito) la madre come affetta da questa sindrome, la problematica dovrebbe essere affrontata cercando di approfondire la dinamica interna alla coppia genitoriale.

In queste coppie, mentre la madre rappresenta l’elemento attivo che prende le decisioni più importanti e organizza la vita famigliare, il padre rappresenta l’elemento passivo in quanto emotivamente distante o spesso assente fisicamente.

Di solito si tratta di una madre colta, spesso con conoscenze mediche o infermieristiche.

Gli aspetti patologici sono caratterizzati da reazioni paranoidi, la convinzione mentale che il proprio figlio sia davvero malato, e la personalità sociopatica.

Il comportamento patologico della mamma nei confronti del bambino, mette in evidenza un attacco al marito/padre.

Si presentano comunque come madri affettuose e molto sensibili ai bisogni del bambino; i medici le apprezzano proprio perché riferiscono correttamente la sintomatologia, quando in realtà è vero l’esatto contrario.

L’infanzia di una madre affetta dalla Sindrome di Munchausen per procura sembra essere caratterizzata da gravi privazioni affettive. Il suo atteggiamento/accanimento nei confronti del suo bambino, ha lo scopo di indurre i medici a ricoverarlo. In questo modo lei potrà soddisfare indirettamente i suoi bisogni affettivi. Bisogni appagati maggiormente con il suo coinvolgimento nel trattamento pediatrico.

Le conseguenze dolorose e pericolose per il bambino che derivano dal comportamento materno sono affrontate con il diniego (un meccanismo di difesa automatico e inconscio con cui la persona rifiuta di riconoscere esperienze angoscianti, impulsi, dati di realtà o aspetti del Sé).

La Sindrome di Munchausen per procura è una forma di maltrattamento e abuso all’infanzia.

È fondamentale quindi porre molta attenzione ai diversi segnali manifestati sia dal bambino sia dalla madre per prevenire ma soprattutto evitare conseguenze drammatiche.