Autore: Dott. Pier Pietro Brunelli e Dott.ssa Elisabetta Lazzari

 

Introduzione

Le persone che soffrono di vittimismo vivono in una persistente e involontaria sfiducia verso gli altri e verso le possibilità positive della vita, attraverso l’irrigidirsi di meccanismi difensivi disfunzionali e anacronistici. Queste persone possono essere aiutate a migliorare la loro condizione generale di vita e la propria autostima, quando si comprendono le ragioni profonde della loro condizione di disagio interiore. Il recupero dell’autostima, ha un impatto favorevole sullo stato generale che consente di sperimentarsi nell’azione, la quale ha a sua volta un feedback positivo sullo stato emotivo della persona, in un virtuoso processo circolare che prepara le basi per nuove sperimentazioni attive di sè. Ciò che è possibile attraverso il ricorso ad un supporto e processo psicoterapeutico che consenta loro di rientrare in contatto con parti emotivamente importanti e parzialmente scisse di sè, con le quali si è perso il contatto, riannettendole – attraverso un’adeguata elaborazione delle stesse e loro maggiore integrazione – ai territori della coscienza personale. Nel far ciò si recupera così quell’energia creativa personale ad esse connesse, che apre poi lo spazio interno ed interpersonale a nuove emozioni e capacità più positive, diventando maggiormente capaci di amare se stessi e gli altri, scegliendo strategie di vita più funzionali e utilizzando modalità di relazione e utilizzando modalità di relazione più costruttive e gratificanti.

 

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