articolo tradotto da Desantila Tusha

William James e il sesto senso 

Nonostante il suo lavoro in laboratorio, W.J ha condotto molti esperimenti per quanto riguarda il meccanismo del movimento brusco della testa, o detto in parole più semplici la vertigine, studi questi poco conosciuti nel circolo della psicologia.

 

By DR.Katharine S.Milar

 

Durante tutta la sua vita W.J., filosofo ad Harvard e psicologo, ha sofferto del cosi detto seasickness, conosciuto come il mal di mare. Forse è stata questa la ragione per qui lui era molto interessato nel funzionamento del canale semicircolare dell’orecchio interno, che condusse lui a realizzare personalmente degli esperimenti nell’orecchio interno e a studiare il problema che riguardava la vertigine. Anche se James è stato il primo fondatore del laboratorio di psicologia in America, lui non era tanto appassionato per i lavori sperimentali. Anche se questi lavori furono inusuali e degno di nota per lui.

Nel tardo 19° secolo la nozione dell’orecchio interno e della sua importanza nell’udito era importante, ma l’idea che James portò era del tutto nuova. Si sapeva infatti che i canali semicircolari erano strutturati nella localizzazione e nella provenienza del suono.

Queste novità sono rimaste ignote fino al 1824, quando M.J. Pierre Flourens sezionò chirurgicamente i canali semicircolari di un piccione, identificando l’importanza dell’equilibrio dei canali semicircolari. Utilizzando un metodo noto come l’ablazione, Flourens cerco di indagare sistematicamente la funzione delle diverse parti del cervello rimuovendo una sezione alla volta e osservando le conseguenze. La rimozione del cervelletto portava alla perdita di coordinazione. Egli fece distruggere anche una parte del canali semicircolari del piccione, causando cosi, dei movimenti oculari anomali, girando poi il suo corpo verso la direzione della lesione, causando all’uccello la perdita dell’equilibrio. Anche se questi esperimenti sono stati tra i primi a legare i problemi della vertigine all’orecchio interno, solo la sperimentazione con soggetti umani poteva verificare se la sensazione della vertigine poteva venir accompagnata dalla perdita di equilibrio.

La vertigine era stata a lungo attribuita al movimento di “spiriti animali” o “umori nervosi”, oppure  come conseguenza di una brusca rotazione del corpo, malattie, alcol o come una conseguenza nel trovarsi in un punto molto alto e guardare giù.

Nel 330 a.C, Aristotele descrisse la vertigine come causa di indulgenza all’alcol, rimanendo, però, dell’idea che ci sono solo cinque sensi: la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto e il tatto. Ci sono voluti secoli per riconoscere l’esistenza di un sesto senso – quello del bilanciamento o dell’equilibrio – e scoprire anche l’organo responsabile.

Anche se un fisico americano di nome William Charles Wells aveva pubblicato  risultati di diversi esperimenti sulla vertigine in soggetti umani nel 1792, il suo lavoro è stato ignorato, dato che questi studi erano molti difficili da verificare. E’ stato l’anatomista Ceco Jan Evangelista Purkinje che ha ricevuto la maggior parte del merito per la ricerca sperimentale sulla vertigine, che lui stesso ha descritto a lungo nel 1820. Nei suoi esperimenti Purkinje principalmente studiava la vertigine tramite la rotazione, e poi con la stimolazione elettrica delle orecchie, noto come metodo galvanico. (L’inizio del 19° secolo aveva affascinato con l’elettricità portato da Alessandro Volta nell’applicare il metodo galvanico a ciascuno dei sensi per osservare il suo effetto.)

Il lavoro di Purkinje con gli esseri umani, insieme con le osservazioni di Flourens negli uccelli, sembrava suggerire, come James  riporterà nel 1881, “che i canali semicircolari dell’orecchio interno non hanno nulla a che vedere con il funzionamento dell’udito, ma sono organi di un senso speciale finora non riconosciuto come tale “. James ragionò che se questo fosse vero, “i sordomuti” con danni all’orecchio interno potrebbero non essere suscettibile alla vertigine.

Per verificare la sua ipotesi, egli avviò uno studio osservando questo negli studenti di Harvard e nei soggetti sordi. I partecipanti con gli occhi chiusi si sedevano su una altalena che veniva ruotata fino a quando le sue corde erano strettamente intrecciati insieme. Dopo il giro sull’altalena ai soggetti veniva detto di rilassarsi, chiedendo ai partecipanti poi, di aprire rapidamente gli occhi e cercare di camminare in linea retta.

Dei 200 partecipanti tra i studenti di Harvard e  gli istruttori, solo uno non aveva esperimentato la vertigine. Mentre la maggioranza dei 519 bambini sordi, sorprendentemente riportò dei  problemi lievi o del tutto assenti riguardando il problema. James riportò alcuni risultati preliminari dello studio nel 1881 nel bollettino dell’Università di Harvard. L’ anno successivo, pubblicò i suoi risultati completi in American Journal of Otology, riconoscendo che la ricerca aveva comunque bisogno di un lavoro più approfondito, ” nella speranza che qualcuno [ sic ] con migliori opportunità possa portare avanti il ​​lavoro.”

Questo non è stato il primo contributo di James per l’American Journal of Otology. Il suo lavoro del 1880 è stato revisionato in un articolo dal scienziato tedesco C. Spamer sulla fisiologia dei canali semicircolari mostrando la padronanza di James nella letteratura. Egli ha suggerito che i risultati di Spamer non hanno aggiunto molto ” alla nostra conoscenza della funzione di questi organi piuttosto misteriosi. ”

James era molto più impressionato dal lavoro del medico austriaco Josef Breuer, che insieme al fisico Ernst Mach avevano autonomamente sviluppato una teoria dell’idrodinamica della funzione del canale semicircolare. Breuer ha mostrato che i movimenti oculari in soggetti umani dopo la rotazione portavano in un lento movimento al contrario dal verso di rotazione e quindi un movimento veloce per ripristinare gli occhi alla loro posizione originale. Ispirato da Breuer, James ha riferito in una nota alla revisione 1880 le sue osservazioni di movimenti compensatori simili nelle rane. Se un recipiente contenente una rana viene ruotato in una direzione, la rana muove la testa in direzione opposta. I suoi tentativi di verificare se i canali semicircolari erano responsabili nel movimento della testa, fatto sulle rane non ebbero successo.

Il lavoro di Breuer sull’orecchio interno ha anche mostrato che, mentre i canali semicircolari rilevano l’accelerazione angolare, gli organi otolitici rilevano la gravità e l’accelerazione lineare. Breuer è meglio conosciuto oggi per la sua collaborazione con Sigmund Freud e lo studio della sua paziente ” Anna O “, ma il suo lavoro sul sistema vestibolare è stato molto più ampio.

Ispirato forse da Breuer, James ha riferito che un certo numero dei suoi partecipanti sordi “non- vertiginosi” sono stati estremamente disorientati in acqua e non potevano fare il bagno per paura di annegare a causa della loro incapacità nel percepire la profondità dell’acqua. Questa osservazione suggerì che entrambi gli organi otolitici e i canali semicircolari non funzionavano normalmente. A sua volta ispirato dalla lettera di James del 1882, Breuer riprese la sperimentazione sugli organi otolitici e sviluppò il concetto, che le cellule ciliate degli organi vestibolari aiutano il meccanismo per la rilevazione dell’accelerazione lineare e angolare – una teoria confermata nel 20 ° secolo da altri ricercatori .

È interessante notare che, anche lo scienziato scozzese Crum Brown nel 1878 aveva fatto la proposta che, lo studio dei sordi avrebbe aiutato a chiarire la relazione tra l’orecchio interno e la rotazione. E’ difficile sapere se James arrivò alla sua idea in modo indipendente o se fosse suggestionato da Brown. Oltre a condurre gli esperimenti sull’altalena, James ha inviato questionari a varie istituzioni. (Individui con sordità congenita non soffrono di questi problemi di equilibrio, solo chi diventa sordo a causa di una malattia o infortunio può soffrirne. La ricerca moderna suggerisce che i bambini che nascono sordi imparano a compensare il senso perduto, quello vestibolare con l’uso di altri sistemi visivi e motori.)

James ha anche chiesto a un certo numero di individui sordi circa le loro esperienza con il mal di mare, e con poche eccezioni, la maggior parte di loro riferiva di non soffrirne. Ciò ha portato James a proporre che un irritazione nelle vesciche della pelle dietro le orecchie sarebbe stato un anti infiammatorio che avrebbe potuto mantenere il senso vestibolare ad essere sovraeccitato.

Il grande lavoro di James e gli esperimenti sul sesto senso, il senso vestibolare in questo caso, è interessante, perché era una partenza per lui. Non solo perché operando sulle rane si cercava di vedere se poteva essere o meno disturbato il movimento della testa per compensare poi la rotazione, ma andò avanti, avendo avuto l’aiuto del suo fratello Bob nell’effettuare gli esperimenti con bambini sordi in varie scuole e istituzioni. James era certamente attivo nel suo laboratorio, almeno per scopi didattici – come, per esempio, quando guidava gli esperimenti degli studenti sull’ipnosi e sulla scrittura automatica. Era noto, tuttavia, per le sue lamentele durante gli esperimenti e pensava di non avere la pazienza o la resistenza fisica per il lavoro in laboratorio.

Katharine S. Milar, PhD, of Earlham College is the historical editor for “Time Capsule.