Manifesto Elezioni-p1

Colleghe e colleghi  della Toscana, i giorni delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi  della Toscana si possono dire oramai prossimi (19/20/21 dicembre 2013), spesso ci siamo astenute/i nelle altre tornate di votazione; vuoi per il malcontento, vuoi perché sentivamo e sentiamo  l’Ordine come qualcosa di lontano ed  assente. Come accade nel macro giustamente accade nel micro. Io, Giuseppe Latte, oggi sono a chiedervi di Cambiare. Cambiamo noi se vogliamo che cambi intorno a noi. Il primo passo da fare è l’andare a votare, il presentarsi numerosi al voto superando di gran lunga il quorum sarà il  far sentire la nostra presenza. L’Ordine siamo tutti noi, questa nostra affluenza sarebbe un segnale importantissimo. Chi votare? Questo lo lascio a voi. Io insieme ad un altro collega ed altre otto colleghe, pur presentandoci come indipendenti ma avendo obiettivi comuni, ci siamo raggruppati definendoci in Cambiare – Candidati Indipendenti. Il nostro programma parla di cambiamento, questa è la sintesi: Ricostruire l’immagine dell’Ordine degli Psicologi. Ristabilire la presenza efficiente, puntuale e tempestiva dell’Ordine nei confronti degli Iscritti. Ritrovare attraverso l’Ordine l’identità dello psicologo e la sua dignità professionale. Promuovere una maggiore dignità e spazio applicativo alla nostra categoria professionale. Rendere più significativi e predominanti la prevenzione e la promozione. Evidenziare i diversi settori della psicologia e garantirne la dignità nel mondo del lavoro. Ripristinare il collegamento perduto fra l’Università e l’Ordine. Ripensare la durata e la modalità di erogazione dei tirocini. Garantire una maggiore collaborazione tra l’Ordine e gli enti, le scuole, le istituzioni, le aziende, il governo, le associazioni, la comunità. Contribuire a costruire una collaborazione tra l’Ordine Nazionale ed altre associazioni e istituzioni psicologiche. Cambiare le modalità degli ECM. Noi se ce ne darete la possibilità vogliamo attuarlo. A voi la scelta.

Giuseppe Latte