Vedi Blog dell’Autore http://gambinofranca.blogspot.it/
Autore: Franca Gambino nasce a Genova. L’infanzia serena trascorsa nei quartieri alti della città è ben presto tragicamente ferita dallo scoppio della Seconda Guerra mondiale e, soprattutto, dalla follia delle Leggi razziali che deve patire per via del nonno materno: Raffaele Sacerdote. Il trauma subito a causa di queste vicende avrà un’influenza determinante in seguito sulla sua ininterrotta ricerca di senso e, più avanti, anche sulla sua conversione religiosa. Educata alla musica e contemporaneamente avviata agli studi umanistici, inizierà la carriera musicale a soli ventidue anni cantando in Rigoletto, Sonnambula e Lucia di Lammermoore. A ventiquattro anni si laurea in lettere romanze all’Università di Genova. Ma è già legata in matrimonio e la nascita ravvicinata dei primi due figli la costringe rinunziare alla carriera musicale. Inizia allora il suo lavoro come redattrice per varie Case Editrici milanesi: Fabbri, Murcia, Mondadori. A seguito di una crisi profonda, lascerà la vita milanese negli anni ’70, per ritirarsi in una piccola casa di campagna in Liguria, dove riprende il rapporto con la musica formando alcuni allievi che avvia al canto. Può anche finalmente dedicarsi alla scrittura , che coltiva in solitudine, dapprima raccogliendo impressioni poetiche e brevi racconti, e infine mettendo mano ad una “indagine” sulle vicende autobiografiche che attraverso un percorso difficile l’hanno condotta ad accostarsi alla Fede. Nel 1987 vince il Premio Lerici Pea e, per la Carpena Edizioni, pubblica la Raccolta Sempreluce . Nel 2001 pubblica La valigia rossa, raccolta di racconti brevi. Infine, nel 2006 e nel 2011 Indagine incompleta e Indagine ultimata.
Trama: Questo libro raccoglie due testimonianze scritte da Franca Gambino in solitudine nell’arco di circa vent’anni e date alle stampe fra il 2004 e il 2011 con due titoli diversi: “Indagine in-completa”, la prima e “Indagine ultimata”, la seconda. Raccogliendo insieme le due tracce di questa esperienza abbiamo scelto un titolo capace di rappresentare il segno che le accomuna. Si tratta in realtà, infatti, di un disarmante “confessare” iniziale che lentamente ma inesorabilmente confluisce in un finale “confidare”. È il confidare luminoso presente nell’antica liturgia della Messa, quando dal popolo saliva la voce: “Confiteor Deo Omnipotenti…”.
Presentazione del Libro “Confiteor” al Convegno dell’Università Popolare di Firenze “Sognare per Ricominciare, un Ponte tra Passato e Futuro”
Commenti recenti