Autore: Dott.ssa Francesca Belgiovine

vedi Scuola di Counseling Psicologico

 

A livello Sociale e Culturale la sessualità si confronta con il tempo e il contesto socioculturale da cui è normata. Ad es. negli 70, la cultura della libertà sessuale come movimento di libertà è stato soppiantato dal timore di comportamenti sessuali non protetti per il timore di malattie contagiose come l’AIDS.

Il Counseling Psicologico nello specifico

Le richieste di aiuto che riguardano i disagi  nella sfera sessuo-affettiva possono esprimere il modo in cui la sessualità viene vissuta, ossia come:

  •  problematica
  •  insoddisfacente,
  •  scollegata alla dimensione del piacere
  •  ansiogena

La consulenza psicologica si propone come un intervento di sostegno mirato a sviluppare e a rendere più consapevoli le risorse dell’utenza per il miglioramento della qualità della vita e per la messa in atto di comportamenti responsabili e soddisfacenti in rispetto alle norme religiose, sociali, etiche e culturali.
In termini generali alcuni interventi possono riguardare:

  1. Disfunzioni sessuali specifiche (disturbi del desiderio, dell’eccitazione, dell’orgasmo)
  2. Ansie e/o disagi collegati al modo di vivere i rapporti sessuali
  3. Comportamenti ritenuti fuori dal comune
  4. Informazioni circa la sessualità

In tutti questi casi, il percorso di Counseling Psicologico avrà come obiettivo sbloccare l’individuo dall’isolamento e dalle emozioni negative che il disagio comporta e promuovere la possibilità di contattare i propri bisogni e desideri al fine di sperimentare nuove forme di consapevolezza e di rapporto con se stesso e il partner.
Nell’affrontare le suddette tematiche specie nei disturbi specifici è fondamentale che lo psicologo sia pronto a seguire e a proporre un approccio integrato che supporti la coppia sia da un punto di vista psicologico e relazionale ma anche da un punto di vista specialistico attraverso consulenze propriamente sessuologiche e/o medico-fisiologiche.
Tuttavia, spesso può accadere che si tratti d’interventi di educazione o trasmissione di una modalità di relazione che spesso è carente o distorta a causa di eventi che hanno segnato negativamente le relazioni o le espressioni della sessualità.

Anche in questo caso il Counseling Psicologico si compone di 3 fasi da sviluppare:

  1. Valutazione o Analisi della Domanda
  2. Intervento
  3. Verifica

Operativamente, nella prima fase di Counseling Psicologico cioè diValutazione ed esplorazione del problema presentato, possiamo avvalerci di uno schema di domande per fare un’indagine sul sintomo, ad esempio:

  1. Come si manifesta il problema?
  2. Come è stato l’ultimo rapporto sessuale?
  3. Il sintomo è presente da sempre o solo da qualche tempo?
  1. Qual è la cronologia del sintomo?
  2. Quali sono le reazioni emotive al problema?
  3. È possibile la comunicazione tra la coppia su questo argomento?
  4. Che cosa pensa il partner del problema? Come si comporta quando si manifesta?

 Poi, attraverso l’anamnesi Sessuologica andremo a ricostruire la storia affettiva e relazionale dell’individuo o della coppia. In particolare, sarà utile dedicare attenzione alla:

Storia della relazione affettiva attuale .Storia di vita personale

  1. Difficoltà incontrate nell’arco della vita
  2. Relazioni con la famiglia d’origine
  3. Storie di abuso o molestie sessuali

Relazioni sessuo – affettive precedenti
Rapporto con la sessualità e il piacere

  1. Educazione sessuale
  2. Masturbazione
  3. Pregiudizi
  4. Credenze/valori

La sessualità della coppia

  1. Frequenza rapporti
  2. Modalità
  3. Iniziativa sessuale
  4. Soddisfazione sessuale

Concomitanza di altri disturbi della sessualità in entrambi i partner
Analisi dei fattori di personalità

  1. Ansia
  2. Controllo
  3. Difficoltà ad esprimere emozioni

Infatti, molti studi clinici dimostrano che il lavoro che si fa carico anche dei problemi relazionali della coppia, ha maggiori probabilità di essere efficace rispetto ad un intervento basato solo sul sintomo.
Comprendere ad esempio la natura del legame che unisce la coppia, se si tratti o no di un autentico legame amoroso, anche alla presenza di conflitti e dissensi, fornisce indicazioni sull’esito dell’intervento e inoltre ci permette di compiere una valutazione del sintomo nel significato corporeo, intrapsichico, nelle ricadute relazionali e della situazione in cui si manifesta.Questo è un momento in cui, raccolte le informazioni, lo psicologo potrà costruire un’ipotesi d’intervento e aiutare la coppia o l’individuo a formulare gli obiettivi chiari, positivi e perseguibili direttamente.L’obiettivo che potrà riguardare il miglioramento del rapporto con la propria intimità o l’intimità della coppia, potrebbe significare vivere l’eros in modo nuovo, giocoso, libero, naturale e soprattutto completo.Nello stesso tempo dell’indagine, attraverso alcuni interventi di riformulazioni e tecniche a disposizione dello psicologo si andranno a rimandare il senso della comunicazione e i vissuti emotivi che si accompagnano alla verbalizzazione.Ciò comporta fiducia, complicità, sintonia, assenza di giudizio, comunicazione libera e spontanea non solo per chi ha chiesto il supporto ma anche per lo psicologo.Tuttavia se questa è la meta, il percorso che ci separa da essa può essere faticoso e pieno di ostacoli psicologici:

  1. L’idea peccaminosa della sessualità
  2. Caratteristiche di personalità
  3. Educazione rigida e moralista
  4. Il sesso come dovere o prestazione
  5. Bassa autostima
  6. Eccessiva importanza dell’estetica
  7. Negazione del piacere- Masochismo Mascherato
  8. Relazioni ,con il partner dedite allo sfruttamento del corpo e delle emozioni.

 Il riconoscere gli ostacoli ci farà traghettare nella seconda fase del Counseling Psicologico ossia nella fase di Intervento in cui il lavoro consisterà nel sottrarre o depotenziare tutti gli elementi dannosi per il benessere della persona o della coppia e trasformarli in risorse da utilizzare nel processo di cambiamento nonché utilizzare strumenti possibili che aiutano a sperimentare e a valorizzare è la dimensione del piacere.
Il trattamento dei principali disagi, che possono verificarsi nella sfera sessuo-affettiva, mettono al centro la dimensione del piacere e del benessere sia fisico sia psicologico.

Essi potranno comprendere:

  1. elementi che riguardano l’approccio sessuologico caratterizzato da prescrizione di specifiche esperienze erotiche che hanno lo scopo stimolare la dimensione del piacere, coinvolgendo entrambi i partner e generando emozioni positive;

2. elementi che riguardano l’approccio psicorporeo rappresentato dalle tecniche di rilassamento e di visualizzazione al fine di attivare la memoria del corpo, facendolo riappropriare di una dimensione somatica più antica, spontanea e saggia.

La sessualità è il luogo privilegiato dell’intimità e dello scambio affettivo nonché gioco, relazione e comunicazione. Solo in questa dimensione può organizzarsi come passaggio affettivo ed emozionale della coppia.
In questo contesto, la sessualità può arricchirsi del mondo fantastico dell’immaginario, che con la sua energia e forza propulsiva, può essere considerata una vera e propria zona erogena intrapsichica, rendendo il rapporto luogo di comunicazione, ma anche rivelatore di pulsioni interiori, di conflitti, di desideri e di slanci verso gli obiettivi desiderati.
Rientrano nelle specifiche prescrizioni esperienze erotiche che hanno un effetto positivo sulla coppia a patto che sia una forte legame di amore profondo che significa oltre all’attrazione, rispetto reciproco e regole molto chiare.

Molto utilizzate sono le prescrizioni di Mansioni Sessuali ossia protocolli di attività non ansiogene che la coppia svolgerà a casa e poi racconterà in seduta. Una prescrizione molto utilizzata anche nelle terapie sessuologiche è la Focalizzazione sensoriale I (o Legame di Piacere)  in cui la coppia rinuncia ad avere rapporti sessuali durante il periodo prescritto e a ciò preferiranno accarezzarsi reciprocamente il corpo e i genitali.
In questo modo andremo ad attivare Interazioni erotiche atte a produrre senso di piacere non dimenticando di dare spazio all’Io corporeo.

In altri casi sarà importante aiutare a comprendere i nessi tra la risposta sessuale e gli stati emotivi, quindi si potrà lavorare per potenziare alcune abilità Comunicative/Relazionali:

  1. Insegnare ad esprimere i propri bisogni e sentimenti, quindi portare i clienti a vedere i propri pensieri e comportamenti come parti della dinamica che produce i pensieri e i comportamenti del partner.
  2. facilitare la comprensione della soggettività di chi parla, ascoltarlo attentamente prima di poter esprimere il proprio punto di vista.
  3. educare all’ascolto dell’altro senza sentirsi minacciati e senza sentire il bisogno di difendersi.

La cornice relazionale tra psicologo e cliente dovrà mirare a creare un clima di autentica collaborazione che consenta all’individuo o alla coppia di esprimere pienamente le problematiche e recuperare l’intimità psicologica e fisica perduta.
In questo modo l’individuo o la coppia potrà:

  1. Esprimere se stessa
  2. Migliorare il proprio Equilibrio fisico
  3. Concedersi il piacere
  4. Curare la relazione

Tale lavoro porterà i suoi frutti non solo nella dimensione sessuale ma tenderà a renderci più sani e resistenti e a ritrovare l’armonia e l’equilibrio attraverso un atteggiamento verso se stessi e l’altro che valorizzi i propri bisogni e desideri.
Se tutto ciò produrrà dei cambiamenti per ciò che riguarda il sintomo o le dinamiche relazionali, il nostro compito sarà chiederci costantemente se ci stiamo avvicinando all’obiettivo, se esso è ancora valido, cosa funziona e cosa no e se nel tempo si è modificato. In questa fase finale di verifica lo psicologo è chiamato a facilitare la comprensione e l’integrazione del cambiamento e a integrare anche i limiti che questo comporta, ossia a evidenziare ciò che si ancora cambiare e ciò che si dovrà accettare così com’è.

In altre parole si potrà ristrutturare la domanda potendo decidere di:

  1. Chiudere l’intervento
  2. Iniziare una nuova fase di Counseling Psicologico
  3. Inviare ad altri specialisti
  4. Avvalersi di una Terapia sessuologica Integrata

Conclusioni

La sfera sessuo-affettiva è sicuramente uno degli argomenti più ricchi di sfumature con cui lo psicologo può confrontarsi. Per condurre la consulenza sessuologica si presuppone che egli conosca la sessualità e si confronti con essa con un’apertura mentale che gli permetta di valutare senza giudicare i disagi che da essa possono derivare, utilizzando un linguaggio chiaro che permetta la verbalizzazione, senza dimenticare che anch’egli dovrà riservare una consapevolezza e un’attenzione maggiore agli aspetti della sua sfera sessuo-affettiva.
Inoltre non possiamo dimenticare che si tratta di una dimensione intima che nella maggior parte dei casi vive all’ombra, con cui le persone si confrontano poco e mal volentieri; l’educazione sessuale è di giovane prassi nelle scuole e spesso si è in sostanza all’oscuro di quanto la poca soddisfazione sessuo-affettiva possa impattarsi  negativamente con il nostro benessere.
Se pensiamo che Freud ha edificato un’intera geniale opera enciclopedica sulla teoria della sessualità, in quanto radice eziologica di tutti i disturbi psicopatologi,  non possiamo che evidenziare in modo continuo e convinto l’importanza di chiedere aiuto in tutti i casi in cui si vive o si nutrono dubbi sulla propria relazione o il grado di soddisfazione che ne ricaviamo. In molti casi  anche il solo confronto può aiutare a diradare le preoccupazioni e i conflitti interiori riportando la serenità.
Infine, lo psicologo dovrà rimettersi a un approccio cauto e integrato che comprenda oltre al suo osservatorio anche quello di un’intera equipe specialistica, qualora sia necessario.