Autore: Dott. Stefano Sirri

vedi Sito Web http://www.humantrainer.com/

 

Questo articolo ha due obiettivi strettamente collegati:

  • dare un’idea abbastanza precisa dei costi iniziali per lavorare come Psicologo
  • sviluppare una proiezione lavorativa-economica dell’attivita’ libero-professionale.

Professione Psicologo: i presupposti.

Ci sono molte situazioni diverse: la zona geografica di appartenenza; il vivere e lavorare in grandi o piccoli centri; il livello di apertura verso lo Psicologo della cultura locale; l’aver realizzato, o meno, i primi passi; il livello di esperienza e formazione; ecc.In una situazione cosi’ eterogenea, dobbiamo forzatamente restringere il campo.L’articolo si sviluppa sulla situazione classica del neo-iscritto all’Ordine, che decide di aprire lo studio, e quindi dotarsi di partita IVA e commercialista.Sul versante spese, si valuta una forbice di possibili variazioni (es. l’affitto dello studio puo’ cambiare anche in modo forte a dipendenza di molti fattori) poi, i conteggi finali vengono effettuati considerando la media matematica tra i livelli minimi e quelli massimi di spesa.

Apertura della partita IVA.

Aprire la partita IVA non costa nulla.Oggi, per chi intraprende un’attivita’ libero professionale ci sono anche alcune agevolazioni (es. il forfettino).Tra queste, forse la piu’ interessante e’ la possibilita’ di usufruire del regime agevolato per tre anni (pagamento di un’imposta sostitutiva all’IRPEF pari al 10% del reddito).Ovvero paghiamo solo il 10% di tasse.

Per poterne usufruire servono 3 requisiti

  • Non aver svolto negli ultimi 3 anni nessun tipo di attivita’ professionale o d’impresa;
  • La nuova attivita’ non deve essere una prosecuzione di un’altra gia’ svolta in passato (se ho gia’ fatto lo Psicologo, anche da dipendente, non posso usufruire di questa formula);
  • Avere un reddito lordo inferiore ai circa 30.000 euro annui.

Essendo la maggiorparte dei neo-iscritti in questa situazione, nel calcolo finale prenderemo in considerazione questo caso.

Iscrizione all’Ordine degli Psicologi

Il costo di iscrizione all’ordine puo’ variare da regione a regione.L’Ordine nazionale ha fissato come entita’ minima 150 euro all’anno. In realta’ in quasi tutte le regioni la cifra che si paga e’ questa.Nei nostri conteggi, ipotizzeremo una variabilita’ dai 150-180 euro.

Commercialista

Il compenso di un commercialista puo’ essere calcolato in diversi modi, ed anche loro hanno, come noi, un compenso da tariffario minimo e massimo.Incrociando questi valori otteniamo una cifra che va dai 620 euro ai 1550 annui.

ENPAP: Spese previdenziali

Noi Psicologi abbiamo un ente apposito che si occupa della nostra pensione: ENPAP (Ente Nazionale Previdenza ed Assistenza Psicologi).All’ENPAP convergono 3 tipologie contributive:

  • 2% di ogni fattura emessa (quindi il 2% del lordo);
  • 10% del netto;
  • 60 euro di contributo maternita’.

Note sul punto 2 (10% del netto):
Il 10% del netto puo’ essere, se lo si desidera, aumentato fino alla soglia del 14% (non sono a conoscenza di nessun caso in cui sia successo).
Il minimo contributivo per noi Psicologi e’ normalmente fissato a circa 780 euro, e diminuito a circa 260 euro se si e’ iscritti all’Ordine da meno di 3 anni.

Essendo l’articolo focalizzato sul neo-psicologo, considereremo come base il caso del neo-iscritto all’Ordine.Il minimo a pagare diviene quindi 320 euro annuali (260 + 60 di contributo maternita’), viceversa, dipende direttamente dall’importo delle fatture.Nota:
In realta’ l’importo minimo per un reddito inferiore ai 1560 euro, e’ di 156 euro.

Biglietti da visita

Il costo dipende da vari fattori (carta, quantita’, numero di colori, ecc.).
Considerando una situazione tipo (stampa digitale a colori di qualche centinaio di biglietti), il costo puo’ essere quantificato nell’intorno di 100-200 euro.

Affitto dello studio

Per l’affitto di uno studio esistono 3 possibilita’:

  • Adibire un locale della propria abitazione
    • Vantaggi: spese quasi nulle, possibilita’ di scaricare parte delle spese domestiche in partita IVA (una percentuale dell’affitto e delle bollette).
    • Svantaggi: privacy e visibilita’ ridotta.

I costi totali possono anche essere meno di zero (se l’arredamento da acquistare e’ nullo, o limitato, facilmente il beneficio fiscale puo’ essere superiore alla spesa sostenuta).

  • Sub-affitto di un locale presso lo studio di…, od un centro
    • Vantaggi: spese relativamente basse; aumento di visibilita’ (chi va nel centro viene indirettamente in contatto con noi); possibilita’ facilitata di invio da parte di altri professionisti dello studio.
    • Svantaggi: gestione dell’arredamento, dei tempi di apertura e della disponibilita’ della sede condizionata dalle regole generali del titolare dello studio/centro.

I prezzi variano da molti fattori (citta’, stato dell’edificio, tempo a disposizione, zona, ecc.), ed in alcuni casi possono essere stipulati anche a percentuale (es. lo studio percepisce il 25/30% dei miei compensi).
Considerando un affitto vero e proprio, possiamo stimare una
 spesa di 100/500 euro mensili (il caso dei 500 euro si riferisce ad una disposizione temporale completa, ovvero la stanza e’ a nostra esclusiva disposizione).

  • Affitto di un locale
    • Vantaggi: totale controllo e liberta’ di gestione dello studio (arredamento, orari di utilizzo dei locali, disponibilita’ temporale, ecc.)
    • Svantaggi: e’ la situazione meno economica, e meno consigliabile per chi inizia questo lavoro. Oltre ad avere un’ulteriore spesa iniziale per l’arredamento, un affitto intero da pagare, ci si deve intestare direttamente il contratto di affitto (che puo’ sempre essere recesso, ma con tempi, e quindi spese, superiori)

Per l’arredamento si consideri una spesa minima di 400 euro (una scrivania, 3/4 sedie, un mobile, un attaccapanni, qualche quadro o soprammobile), mentre per l’affitto abbiamo un intorno di 200-1000 euro mensili.La situazione maggiormente consigliata e diffusa e’ la seconda (sub-affitto di un locale), ed e’ per questo che la utilizzeremo per i nostri conteggi.

Varie ed eventuali

Ci sono altre spese che facilmente avremo nello svolgimento del nostro lavoro.Sono spese o molto piccole (blocco fatture, timbro, ecc.), o discrezionali (acquisto di un computer, di particolari test, ecc.), o difficili da preventivare con esattezza (es. telefonate).E’ facile capire che qui abbiamo un’elevata variabilita’ tra una situazione e l’altra, ma questa variabilita’ e’, al contrario delle precedenti, dipendente direttamente da noi.Quantifichiamo questa voce di spesa tra i 300 ed i 3000 euro annuali.

Tabella riassuntiva conteggi spese

Questa tabella contiene 3 conteggi: il caso minimo, quello massimo, e quello medio.
Il caso medio e’ esattamente la media matematica tra i primi due.
In tutti i conteggi successivi, prenderemo a modello il caso medio (evidenziato nella tabella)

Caso minimo

Caso massimo

Caso medio

Iscrizione Ordine

150

180

165

Commercialista

620

1550

1100

Biglietti da visita

100

200

150

Sub-affitto (12 mesi)

1200

6000

3600

ENPAP

320

320

320

Varie

300

3000

1650

TOTALE (annuale)

2690

11250

6985

TOTALE (mensile)

224,20

937,50

582,10

Inizio attivita’: oltre alle spese, gli incassi

In questo articolo voglio dare anche una proiezione (economica, ma non solo) sull’attivita’ vera e propria.Svolgere attivita’ libero professionale significa spaziare in piu’ cose diverse.
La maggioranza dei colleghi che lavora in ambito libero-professionale, concentra il proprio lavoro su 2 o piu’ settori principali (a cui, spesso, affianca altri servizi in modo piu’ sporadico).
I servizi principali che lo Psicologo eroga sono: Consulenza Psicologica; Psicoterapia; Formazione; Gestione di gruppi; Corsi di crescita personale; Selezione del personale; Perizie presso i tribunali (CTU/CTP); Psicologia Scolastica; ecc.Ovviamente non e’ possibile prendere in considerazione tutto, quindi concentrero’ l’analisi su due punti principali: attivita’ consulenziale in studio (psicoterapia o consulenza psicologica), e gestione di gruppi a tema (che i gruppi abbiano come fuoco un disturbo, la crescita personale, o altro, e’ indifferente a livello del piano qui trattato).Considerato che raffronteremo il tutto con il caso medio (a livello di spese), anche sui guadagni considereremo il caso medio.

1) Psicoterapia o Consulenza Psicologica

Poniamo una tariffa di 40 euro a seduta, ad una frequenza di 4 incontri mensili (uno alla settimana).

Nota:
Calcolando 4 settimane in un mese, si ottengono 48 settimane su base annua. Considerando che un anno e’ composto da 52 settimane ne rimangono vuote 4, che saranno approssimabili al periodo non lavorato per ferie e/o malattia.

Andiamo ora a vedere una proiezione, in cui vengono calcolate sia le spese (linea punto-tratto rossa), sia gli incassi (linea tratto verde), sia la differenza tra le due (linea nera continua).

Proiezioni spese + Consulenza Psicologica

In questo grafico, sulla linea verticale abbiamo il corrispettivo economico (su base mensile), su quella orrizontale abbiamo il numero delle persone che vengono in studio (sempre su base mensile).
I dati presenti sono calcolati tenendo conto di tutte le spese citate, compresi i contributi all’ENPAP (il 2% sul lordo ed il 10% sul netto), fatto salvo solo le tasse (che vedremo alla fine).

Come e’ facile notare dal grafico, il punto di pareggio lo si ottiene con 4 persone in studio, mentre con 9 persone, abbiamo un utile netto di oltre 750 euro mensili.9 persone possono sembrare un numero elevato, ma si deve considerare che 9 persone corrispondono a solo 2/3 mezze giornate di lavoro in studio a settimana.

2) Gestire ed organizzare gruppi

Questa e’ una delle attivita’ di maggiore interesse dello Psicologo libero professionista, soprattutto se e’ all’inizio della sua professione.Esistono 2 tipologie di gruppi: ad incontri periodici (es. una sera a settimana), e modello corso (es. un week-end intensivo).

Sede per i gruppi
I costi della sede possono variare:

  • a partire da euro 0: gia’ compresa nell’affitto dello studio, o data in uso da un ente (es. comune, associazioni, ecc.);
  • fino a circa euro 150: per l’affitto di una singola serata;
  • fino a circa euro 400: per l’affitto di un intero fine settimana.

Pubblicita’ cartacea
Le stampe di volantini o brochure, utilizzando una stamperia specializzata, possono avere un costo di 50-250 euro.

Prospetto riassuntivo delle spese: incontri suddivisi in 12 serate

Caso minimo

Caso massimo

Caso medio

Stampa

50

250

150

Una serata

0

150

75

Totale di 12 incontri

0

1800

900

TOTALE

50

2050

1050

Prospetto riassuntivo delle spese: un week-end

Caso minimo

Caso massimo

Caso medio

Stampa

50

250

150

Un week-end

0

400

200

TOTALE

50

650

350