Autore: Giovanni Iacoviello

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Quando proprio non trovi un contenuto

“Non c’è rotta favorevole per il marinaio che non sa in che porto approdare”

Seneca

 

Cercare qualcosa da dire o avere in mente uno scopo?

Il problema che molto spesso si ha quando si cura un blog o una pagina facebook, oppure la comunicazione d’impresa riguardo alla propria attività, può essere quello di non sapere cosa scrivere. Forse il problema comincia prima, nella mancanza di uno scopo nei nostri messaggi, o nella mancanza di chiarezza su quale sia la nostra rotta professionale. Non è obbligatorio o automatico usare tutti i social, ma la valutazione di quali usare è basata sulla scelta del nostro scopo comunicativo.

Vale lo stesso per un blog. Se avete uno scopo e un’area di interesse, coltivate la materia e i contenuti vengono creati sistematicamente. I post del blog sono al servizio di chi vi segue, per condividere le vostre conoscenze, quindi la scelta del contenuto non è fine a se stessa in un dato momento.

 

Vivere alla giornata o avere una pianificazione a lungo termine?

Se decidessi giorno per giorno cosa fare, avrei problemi per la scelta dei contenuti. Potrei andare in blocco creativo o caricarmi di stress eccessivo. Se decidessi di pianificare una serie di contenuti nel tempo, potrei averli più chiari in mente lungo il cammino e pronti anche prima della scadenza settimanale.

 

Barare sulle scadenze per poterle rispettare?

Se mi sono abituato male, e sono diventato il “contenutista” dell’ultimo minuto, allora sono schiavo della scadenza e in fibrillazione quando questa si avvicina. E se qualcosa va storto, la scadenza non verrà rispettata, con possibili danni. L’unica assicurazione per i rischi da mancato rispetto della scadenza, è barare sulla scadenza e anticiparla. Se mi fisso una scadenza precedente alla consegna effettiva, lavorerò meno sotto stress e la rispetterò più facilmente. Se qualcosa dovesse andare male, avrei un po’ di tempo in più come paracadute. 

Mirare ad un contenuto elegante o avere un problema da risolvere?

Devo scrivere qualcosa in funzione della sua bellezza ed estetica? Può darsi: è una scelta, condivisibile o meno. Potrei però decidere anche di scrivere qualcosa con lo scopo di risolvere un problema che i miei clienti, followers o interlocutori in generale hanno a cuore. E allora il contenuto diventerebbe problem solving oriented e non dovrei pormi quella domanda amletica su che cosa scrivere, perché i problemi non mancano mai. Anche se non li avrò risolti con un articolo o post, potrei però dare un contributo per problematizzare la questione o ispirare su procedure alternative per avvicinarmi alla soluzione.

 

Esercizi di stile: la cosa giusta da dire o tante soluzioni possibili?

Meglio ragionare con la mentalità dell’abbondanza quando si tratta di soluzioni ad un problema. Se ragiono nei termini della soluzione giusta, potrei limitarmi. Se poi quella soluzione non va bene? Molto meglio lavorare nello stile di Raymond Queneau, il matematico che nel libro Esercizi di stile aveva generato circa cento alternative possibili per raccontare una banale e breve storia. Concedendomi più alternative, aumenta la probabilità di trovare quel contenuto che tanto cercavo.