Autore: Stefano Sirri

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Ci sono molte situazioni diverse: la zona geografica di appartenenza; il vivere e lavorare in grandi o piccoli centri; il livello di apertura verso lo Psicologo della cultura locale; l’aver realizzato, o meno, i primi passi; il livello di esperienza e formazione; ecc.

In una situazione cosi’ eterogenea, dobbiamo forzatamente restringere il campo.
L’articolo si sviluppa sulla situazione classica del neo-iscritto all’Ordine, che decide di aprire lo studio, e quindi dotarsi di partita IVA e commercialista.

Sul versante spese, si valuta una forbice di possibili variazioni (es. l’affitto dello studio puo’ cambiare anche in modo forte a dipendenza di molti fattori) poi, i conteggi finali vengono effettuati considerando la media matematica tra i livelli minimi e quelli massimi di spesa.

Nota: e’ possibile contenere le spese, anche di molto, rispetto ai valori indicati nel presente articolo (es. non utilizzare un commercialista; predisporre lo studio nella propria abitazione; stamparsi autonomamente il materiale pubblicitario; ecc.).

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