Autore: Dott.ssa Marzia Cikada

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La felicità non è una cosa facile: è difficilissimo trovarla in noi

e impossibile trovarla altrove.

N· De Chamfort

La Felicità, che parolone! Quasi una sfida, che stanca. Un obiettivo per moltissimi, che finiscono per trasformarla in un dovere pesante che non arriva mai a essere soddisfatto. E poi, capita che la si scovi nascosta nelle piccole cose, un gioco con il proprio bambino, una carezza ad un gatto, un sorriso in una giornata piovosa, la scoperta di poter camminare, correre, ridere.

Certo, una volta la felicità era un bene per tutti, una sorta di diritto. Oggi cosa ne facciamo di questo diritto? Spesso lo barattiamo con false sicurezze, lo rincorriamo come fosse L’uccellino azzurro di Maeterlinck imprendibile e lontano, senza il desiderio della corsa ma con la fatica del dover farla. Oggi se non siamo felici come sembra si dovrebbe, nel modo esatto in cui ci fanno vedere, ci sentiamo male. E rendiamo la felicità una complicata battaglia dentro di noi e nel mondo. E se ci diamo un obiettivo (“sarò felice quando avrò un nuovo lavoro“) al suo raggiungimento non godiamo di nessuna reale felicità, se non del bisogno di un nuovo obiettivo. Ma è questa la felicità? Imparare a concedersi anche un momento di NON felicità può a volte velocizzare il percorso il suo raggiungimento. Perchè felici per Forza non è compito facile, senza cadere nel paradosso. E non esiste una sola e unica felicità, ognuno ha la possibilità di creare la sua, come un vestito su misura che non deve risentire delle mode del tempo, ma dei bisogni di chi lo indosserà.

Eppure la ricerca della felicità riecheggia in ogni dove, dalle immagini della tv, nei video, nei libri e  anche nella musica. Non per niente “Happy” di Pharell Williams è la canzone che da mesi risuona ovunque.

Because I’m happy
Clap along if you feel like happiness is the truth

Because I’m happy
Clap along if you know what happiness is to you*

*trad. Perchè sono felice/ Batti le mani se ti senti che la felicità sia la verità
Perchè sono felice/ Batti le mani se sai cosa è per te la felicità

E noi lo sappiamo cos’è la Felicità? La nostra felicità?festivalfelicitàA queste domande, si cercherà di dare suggerimenti e piacevoli solletichii nelle giornate del 27 e 28 giugno aTorino ( ma non solo) all’interno del Festival della Psicologia organizzato dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte. Ma badate, solo suggerimenti, che le risposte vanno trovate ognuno per suo conto.

Saranno due giornate di incontro, per raccontare che la Psicologia è una compagna di viaggio presente anche nelle piccole cose, un sostegno silenzioso che parla il linguaggio dei piccoli e grandi problemi della vita, che aiuta a trovare le risposte giuste alle domande che si incontrano. La Psicologia, oggi parla più soltanto della cura e della patologia ma aiuta e ascolta per trasformare in quello che sono le persone.  Quella che si presenterà in queste giornate, sarà anche una Psicologia capace di far divertire, magica a tratti, capace di vedere cose che non si erano ancora viste.

Poche, ma buone, istruzioni per l’USO del Festival:

– COS’ E’ IL FESTIVAL?

Un’occasione di allegria e riflessione insieme. Si parlerà con professionisti psicologi, ma non solo, si proverà a giocare insieme, a cantare, a sentire la musica, il sapore del cibo. Due giornate di eventi per parlare di felicità, per raccontarla, per farla più nostra. Il Festival è una festa, fatta di buone parole, a cura di selezionati professionisti che arrivano da tutta Italia, ma anche di palloncini che volano e di piccole avventure, come una passeggiata con una guida turistica per la città di Torino o un viaggio in aerostato per scoprire una nuova prospettiva. Non per nulla il nome scelto per questa 1°edizione sarà “Momenti di Felicità”. Si regaleranno, infatti, momenti, esperienze speciali per riempire una bella giornata.

– A CHI SI RIVOLGE?

Alle persone. Alle mamme, ai bambini, ai nonni, ai papà, ai single, alle famiglie, agli amici, in una parola a tutti. Non è un Festival per addetti ai lavori ma è richiesta la partecipazione delle persone, ci saranno laboratori, incontri, animazioni tutto gratuitamente e la conduzione di psicologi per eventi specifici. Basta una piccola prenotazione e si prende parte alla felicità.

– CHE SUCCEDE?

Il programma delle due giornate lo trovate qui:  http://psicologiaonair.it/il-programma e contempla diverse attività dai temi più diversi. Il gioco, la musica, il cibo, l’avventura, il suono, la coccola, la danza. Basta capire cosa si vuole e prenotarsi, gli eventi sono sempre gratis.

E poi ci sono i Contest. Piccoli concorsi i cui vincitori vengono svelati la Domenica 28 giugno. Viene chiesto di raccontare la felicità con una foto, due righe inedite, una ricetta. E se si viene votati, si vince un premio. Facile come la felicità!

– E GLI PSICOLOGI CHE C’ENTRANO?

La Psicologia è una compagna di vita che è presente per creare felicità e per  rendere accettabili  i momenti meno felici, sapendo che, passando attraverso certi momenti tristi e dolorosi, è sempre possibile ritrovare la propria strada per la serenità. Gli psicologi del Piemonte, rappresentati dal loro Ordine, sono presenti ogni giorno, con il loro lavoro, per accorciare le distanze tra le persone e la loro personale felicità. Il mestiere che abbiamo scelto è complesso, ma capace di rendere la felicità un poco più a portata di mano. Il Festival è un modo in più per avvicinare le persone alla professione dello Psicologo, imparando qualcosa di nuovo sulle sfumature di questo bel mestiere e allo stesso tempo, potendo scoprire qualcosa di nuovo su di sé. La Psicologia è una risorsa, gli psicologi sono coloro che hanno la preparazione adatta a metterla in moto nella giusta direzione, perchè le persone che si incontrano possano stare non solo da Male a Bene ma da Bene in Meglio! Inoltre, sarà possibile, durante il Festival, avere informazioni sulle attività e i Servizi dell’Ordine o cercare uno Psicologo specifico a seconda delle necessità. Un modo interattivo per avvicinarsi a questa figura, che ancora oggi, può capitare non sia poi così ben conosciuta. La ricerca dello psicologo sarà possibile grazie a Postazioni Internet messe a disposizione direttamente nei luoghi del Festival.

– QUANDO?

Sabato 27 e Domenica 28 Giugno.

– DOVE?

Gli incontri del Festival si terranno al Sermig – Piazza Borgo Dora. L’Arsenale della Pace si trasformerà per l’occasione nell’Arsenale della Felicità.

– E ADESSO?

Adesso bisogna solo andare sul sito e capire a cosa si vuole partecipare. Se ai contest, a degli eventi o a tutto. Come psicologa, consigliera, persona, sono molto curiosa di sapere come andrà questa avventura. Spero che sarà gradita occasione di riflessione e bei momenti, proprio come è piacevole poterla offrire.


La felicità non scade, non esaurisce, possiamo farla nostra, almeno una delle molte felicità che ci circondano. La vita è, nonostante quanti cerchino di convincerci del contrario, piena di bellezza. Essere felici  è possibile, tutto inizia da noi e dalla qualità dei nostri pensieri. Da come accettiamo le nostre giornate, dal sorriso che riusciamo fare anche nel momento difficile, da come riusciamo a far uscire le lacrime al momento delle lacrime e a scioglierci in un abbraccio nel momento in cui è importante dire “io ci sono”. Alla felicità ci si allena e spesso lo Psicologo è colui che veste il ruolo del proprio Personal Trainer per la felicità, aiutando a scindere quello che fa bene da quello che bene non fa.  Se è vero che “Il principale compito dell’uomo nella vita è dare alla luce se stesso” come scriveva Erich Fromm ( L’arte di Vivere), allora il mio augurio che , nel farlo, si scelga la strada della Felicità.

Buon Festival a tutt*!