Autore: Giovanni Iacoviello

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“È la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono.”

Steve Jobs

Qual è il segreto per sviluppare una moderna strategia di fare azienda? Una strategia moderna capace di ottenere dei feedback da parte del mercato di riferimento deve sicuramente avere un occhio di riguardo per le dinamiche della comunicazione. Occorre saper comunicare i valori in cui l’azienda si identifica, i prodotti che questa propone e il progetto che sta alla base della mission aziendale. Ma cosa significa al giorno d’oggi innovare quando si parla di comunicazione?

Innovare significa anzitutto prendersi cura del proprio target di riferimento. Se il primo passo come possiamo immaginare è la creazione di contenuti originali capaci non solo di fare da contorno ai prodotti che devono essere proposti ma anche di sostenerli in fase di trattativa e argomentazione non dobbiamo dimenticare che prendersi cura significa facilitare, aiutare, semplificare la fruizionie di questi contenuti. La declinazione pratica di questa affermazione trova riscontro nel comunicato diramato da Google il 21 aprile scorso. Big G ha infatti annunciato che i suoi algoritmi di ricerca verranno adattati per favorire i siti “mobile friendly”, verranno dunque “premiati” in fase di posizionamento tutti quei siti che dimostreranno un’attenzione (responsive webiste) nei confronti degli utenti che utilizzano dispositivi mobile.

Questa presa di posizione non dovrebbe stupire se letta nel contesto di a un recente studio sulle moderne dinamiche del web da cui estrapoliamo di seguito due dati fondamentali:

  • Nel 2014 in Italia si rileva il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet, con una media di 15,6 milioni di utenti da dispositivi mobile contro i 12,7 milioni di utenti online da PC.
  • Da gennaio 2014 al dicembre 2014 l’utilizzo quotidiano di internet da dispositivi mobile ha avuto una crescita del 20%

Farebbe sorridere al giorno d’oggi pensare ad un commerciante che propone i propri prodotti esprimendosi in latino, o in italiano aulico. Tolta la sorpresa iniziale il cliente rimarrebbe inizialmente  spiazzato per poi finire infastidito. La stessa sensazione rischia di provarla l’utente nel momento in cui cerca di leggere un contenuto online con un tablet o uno smartphone in un sito non responsive. La fruizione risulterà difficile, macchinosa e i contenuti, anche quelli più elementari (contatti, orari di apertura, indirizzo…), risulterebbero difficili da reperire con il conseguente abbandono della pagina web e relativa vanificazione delle eventuali call to action presenti in essa.

Ecco che innovare dotando nel nostro caso i propri canali digitali di strumenti pensati per offrire una più facile consultazione da parte del cliente rientra nella sfera del prendersi cura di lui e dovrebbe rappresentare la prima attenzione alla base di una moderna strategia di digital communication.