La carne contiene circa il 20% di proteine di buona qualità nutrizionale, gli amminoacidi essenziali che non troviamo in nessun altro tipo di alimento, è fonte di vitamine del gruppo B, ferro, zinco e grassi polinsaturi come l’Omega 3.

La carne apporta quindi principalmente proteine, grassi in quantità variabile e zero carboidrati. In Italia la carne bovina apporta mediamente il 6,6% della quota calorica giornaliera (FAOstat 2011). La distinzione da apportare è la differenza sostanziale tra carni bianchi e rosse, quest’ultime significativamente più ricche di colesterolo, e quindi più nocive. Come sappiamo le proteine svolgono funzioni strutturali, immunitarie, di trasporto (di ossigeno, minerali, lipidi, di membrana), di identificazione dell’identità genetica, ormonale, enzimatica, contrattile, ad energetica e sono quindi vitali per il nostro organismo.

Una dieta iperproteica sembrerebbe però portare ad una intossicazione dell’urina e ad un sovraccarico di amminoacidi e di metaboliti come l’azoto, che, se introdotto in quantità eccessiva rispetto ai fabbisogni, deve essere eliminato attraverso i reni. Questo super lavoro a cui sono sottoposti i reni può, alla lunga, essere dannoso per l’organismo e quindi per la salute. Per riassumere, l’elevato apporto proteico, nonché di minerali quali ferro e zinco in forma altamente biodisponibile, sono le principali caratteristiche di