un libro antico

bello e pieno de poesia

che se chiama costituzione

al primo capoverso così recita

l’Italia è una repubblica democratica

fondata sul lavoro

la sovranità appartiene al popolo

che la esercita nelle forme e nei limiti

della costituzione

cosa ce po’ esse de più romantico

quanno l’hanno scritto

probabilmente ce credevano

con tutto er core

ma qualcosa è cambiato

in tutti questi anni

oggi andrebbe riscritto

se potrebbe rilegge così

l’Italia è una nazione

con tanti staterelli

che se potrebbero chiamà

li principati governati da principi

che fanno capo ad un re

che non comanna niente

l’ordinamento è dittatoriale

ammantato de democrazia

er lavoro è un’optional

non sempre c’è

la sovranità der popolo

è scritta sulla carta

perché er popolo nun conta gniente

la sovranità appartiene alli signorotti

ossia alli principi

che er popolo pure se volesse

nun riuscirebbe a mandar via

dalla poltrona che pensano

appartenga per diritto a loro

er popolo ha solo er dovere

d’annà a far finta de votà

cor voto suo scritto

sulla scheda

nun cambierà in ber nulla

perché pur se nun volesse più

li signorotti der reame

loro per diritto dinastico

resteranno là

Giuseppe Latte