Gentilissime/i colleghe/i,

scusandoci per la prolungata assenza di notizie da parte nostra, dovuta alla mole di impegni che gli addetti alla politica sono tenuti a sopportare aggiungendo a questo che noi popolo di professionisti, anche se pensionati, dobbiamo continuare a lavorare se vogliamo, come suol dirsi, campare. Siamo a scrivervi per richiedervi un parere riguardo alcune proposte che vorremmo sottoporre all’ente, chiediamo cortesemente una partecipazione massiccia, per massiccia intendiamo da parte di  tutte/i le/i colleghe/i attualmente non pensionate/i, questo darebbe un maggior peso a quanto noi andremo a proporre al nostro ente di previdenza.

1) Abolizione del limite di età pensionabile (praticamente non essere mai pensionate/i) per noi professioniste/i della salute, noi continueremo a lavorare fino al giorno prima della nostra dipartita, qualora, per motivi di salute, fossimo impossibilitati a svolgere la nostra professione, l’ente si dovrà occupare (sostenerne i costi) dell’accompagnamento ad una veloce e dolce morte.

2) Riguardo la gestione e l’utilizzo della  mole di miliardi gestita dal nostro ente, chiediamo che, tolto l’accantonamento per le spese attinenti alle nostre future dipartite, il patrimonio debba essere utilizzato per mantenere al meglio la casta dei nostri amministratori e dei collegi d’indirizzo, (i collegi d’indirizzo riteniamo debbano essere più consistenti e rappresentativi ed il numero dovrebbe essere elevato ad almeno 8.500, suddivisi tra Nord-Centro-Sud ed Isole, questo permetterebbe che la maggioranza di parenti ed amici più amici degli amici possano farne parte, garantendo loro un reddito certo, non da fame, per vivere agiatamente).

3) Detratte anche queste importanti cifre che serviranno al mantenimento degli organi di gestione, una fetta sostanziosa data dalla gestione del patrimonio, se non bastasse,si potrà attingere tranquillamente al capitale, dovrà essere devoluto ad altro ente pensionistico per permettere a questi di evolvere agevolmente vitalizi e pensioni faraoniche agli accoliti (che sono numerosi), gli usufruitori, grazie a questo giro di miliardi, non vivranno più nell’ansia di ristrettezze  economiche. Questa operazione, per noi professionisti della salute, avrebbe un impatto mediatico importante:” la popolazione comprenderebbe come noi realmente ci occupiamo e preoccupiamo del benessere delle persone agiate (sono loro infatti che possono permettersi di venire da noi)”, il ritorno per noi sarebbe significativo.

4) Abolizione delle elezioni, anche fatte in via telematica, rappresentano solo un costo, l’ente sarà retto dall’attuale dirigenza ed i loro titoli diverranno dinastici,qualora non avessero eredi diretti la trasmissione può avvenire fino al terzo grado di parentela, queste cifre risparmiate saranno devolute per il mantenimento delle case di rappresentanza degli amministratori dell’ente, mediaticamente anche questa manovra è utile all’immagine della nostra professione: “i professionisti della salute, fautori e portatori del benessere, vivono nel benessere”.

Certi di un’adesione al voto telematico di queste proposte da parte delle/dei colleghe/i, ci rendiamo comunque disponibili a degli aggiustamenti, sempre nell’ottica del benessere dei nostri amati amministratori, della casta che si andrà a creare e degli usuifruitori di vitalizi.

Un cordiale saluto

Il Presidente S.P.E.S.

Giuseppe Latte

P.s. per chi avesse dimenticato il significato della sigla siamo a rammentarglielo: Sindacato Pensionati Enpap Sfavati