sulla carta er paese nostro

è na repubblica democratica

praticamente semo

na specie de monarchia

che invece d’avè un re

ne ha tanti

questi reucci

se son dati er potere de fà

quello che vonno

per farne n’elenco

ce vorrebbe un tomo

de certo che se noi popolo

dovessimo fa anche na cosuccia

de quello che loro fanno

ce ritroveremmo ergastolani

getterebbero pure le chiavi

mentre per loro c’è l’immunità

nessuno se permette d’accusarli

se quarcheduno ce povra

poi deve chiede scusa

potennose casomai ritrovà

mandato in qualche paesello

me chiedo e ve chiedo

ma potemo dacce un tajo

volemo fa finì ste pagliacciate

trovamo la forza ed il coraggio

de mannarli tutti a casa

de danni ne han fatti iosa

liberamoce dalli reucci

ricostruiamo la democrazia

ridamo valore al popolo

che l’unico sovrano

Giuseppe Latte

Ps. riporto queste parole non mie:

L’apposita commissione parlamentare, ai tempi di Luigi Einaudi, ebbe a scrivere: «Il Presidente di una repubblica democratica fondata sul lavoro non ha bisogno di attingere il suo prestigio al fasto che si accompagna alle corti». Ma è giustappunto perché si tratta di una repubblica fondata sul lavoro (altrui) che gli attuali monarchi e le relative corti possono vivere alla grande e a sbaffo.