Il Conformismo Sociale ci Protegge dalle Emozioni Negative?

Autore: Eleonora Pinna

in State of Mind – Il Giornale delle Scienze Psicologiche

 

E se poi perdo? Il cervello risponde: sempre meglio conformarsi!

Essere indipendenti rappresenta un evento emotivamente avverso per il nostro cervello, invece il conformismo funziona di per sé come un rinforzo che spinge ad evitare le emozioni negative derivate dall’esporsi individualmente ad un potenziale fallimento.

Da sempre gli esseri umani sono suscettibili all’influenza sociale, tanto che tendono a conformarsi ai giudizi del gruppo anche quando sono in disaccordo. Questo fenomeno, definito “conformismo sociale”, può avere scopo informativo o normativo.

leggi intero articolo su http://www.stateofmind.it/2013/06/conformismo-sociale/

 

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Il Rilassamento modifica L’espressione Genica

Autore: Dario Catania

in State of Mind – Il Giornale delle Scienze Psicologiche

 

L’elicitazione di una Risposta di Rilassamento, soprattutto in coloro che utilizzano da molti anni pratiche di rilassamento, riduce lo stress e promuove il benessere attraverso un migliore utilizzo e produzione di energia da parte delle cellule dei nostri tessuti.

 

leggi intero articolo su http://www.stateofmind.it/2013/06/rilassamento-espressione-genica/

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Convegno Università Popolare di Firenze

Convegno Università Popolare di Firenze

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L’ Università Popolare di Firenze organizza un convegno gratuito dal titolo: “Sognare per Ricominciare: un ponte tra passato e futuro” che si terrà il giorno 8 Giugno dalle ore 9:30 alle 18:30 presso la Sala Altana di Palazzo Strozzi a Firenze.
Il convegno si propone di trattare la tematica del sogno in un periodo storico, economico e sociale che è castrante da questo punto di vista.
Ricominciare a sognare, ad essere un attore attivo della propria vita in un contesto che non facilita un “futuribile” e inibisce la capacità di reinventarsi in ambito lavorativo e non solo.
Il momento che stiamo vivendo ci porta a condurre un’esistenza priva di certezze che va a minare le basi della fiducia in noi stessi e nel futuro, mettendoci di fronte a mille cambiamenti da affrontare.
Osservando una simile realtà, nasce l’interrogativo su cosa può fare ognuno di noi per cercare di reagire e non farsi schiacciare dalle difficoltà.

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In Compagnia di Sé

Autore: Dott.ssa Serena Costantino

 

Ricordo che da bambina andavo da mia madre, magari dopo aver fatto un brutto sogno o  c’era qualcosa che mi spaventava e dicevo:”mamma ho paura!” e lei mi rispondeva :”La paura non esiste”. A distanza di anni non ho mai scordato quella frase e il senso di sicurezza che mi dava. Che cos’è la paura? Innanzitutto è un emozione come un’altra e dobbiamo tenerlo bene a mente e come tale va trattata. Le caratteristiche fisiologiche della paura vanno dagli occhi sgranati, sudorazione, palpitazioni, tremore. Come tutte le emozioni cambia nel corso della vita, le paure dei bambini non sono uguali a quelle degli adulti, ma ci sono delle paure che ci accompagnano per tutta la vita, come la paura della solitudine, la paura della morte, anche se si manifestano sotto altre forme di pensiero (condizionamenti mentali n.d.r). Sul continuum normalità/patologia, si va dal timore, preoccupazione fino al terrore. La paura può essere reale o immaginaria ma purtroppo il confine è molto sottile, talvolta non ci si rende conto di trovarsi in situazioni potenzialmente pericolose e viceversa si ha paura di cose o situazioni che poi si rivelano innocue. Innanzitutto bisogna imparare a riconoscerla a gestirla e non farsene dominare rischiando di rovinarsi la vita…tutto è dentro di noi e sulla base di quello che sentiamo, che percepiamo influenziamo l’ambiente circostante. Quando passa la paura di qualcosa o di qualcuno? Spesso e volentieri solo quando si entra a contatto con l’oggetto temuto…a volte c’è bisogno di cadere e farsi male per scoprire che poi tanto doloroso non è.

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Convegno Università Popolare di Firenze

Convegno Università Popolare di Firenze

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L’ Università Popolare di Firenze organizza un convegno gratuito dal titolo: “Sognare per Ricominciare: un ponte tra passato e futuro” che si terrà il giorno 8 Giugno dalle ore 9:30 alle 18:30 presso la Sala Altana di Palazzo Strozzi a Firenze.
Il convegno si propone di trattare la tematica del sogno in un periodo storico, economico e sociale che è castrante da questo punto di vista.
Ricominciare a sognare, ad essere un attore attivo della propria vita in un contesto che non facilita un “futuribile” e inibisce la capacità di reinventarsi in ambito lavorativo e non solo.
Il momento che stiamo vivendo ci porta a condurre un’esistenza priva di certezze che va a minare le basi della fiducia in noi stessi e nel futuro, mettendoci di fronte a mille cambiamenti da affrontare.
Osservando una simile realtà, nasce l’interrogativo su cosa può fare ognuno di noi per cercare di reagire e non farsi schiacciare dalle difficoltà.

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