vedi Blog dell’Autore http://www.cinemaepsicologia.it/blog-di-cinema-e-psicologia/elenco-film-adolescenza
In questa pagina ho inserito l’elenco dei film che hanno per tema l’adolescenza o sono indicati per gli adolescenti.
È un elenco in progress (che verrà aggiornato continuamente) nato dalle indicazione delle persone presenti nel gruppo facebook “cinema e psicologia” (per richiedere l’iscrizione: https://www.facebook.com/groups/cinemaepsicologia/) o iscritte alla mailing list, che hanno compilato il modulo che trovate all’indirizzo: http://www.cinemaepsicologia.it/chi-siamo/notizie/form-film-adolescenti.
L’obiettivo è quello di raccogliere una buona selezione di film da proporre agli adolescenti nei diversi ambiti di lavoro: a scuola, nei Servizi, nelle comunità, in un semirario, workshop ecc.
Per diffondere ed ampliare i contributi vi chiederei di condividerla attraverso il pulsante facebook che trovate in fondo al testo, tramite il pulsante twitter e google plus (che trovate a destra), oppure tramite i vostri contatti e-mail.
Lasciate, se volete, anche un commento in fondo alla pagina.
Lo si dice in tutte le salse, c’è scritto in tutti i manuali, ci si fanno dibattiti e convegni, film, telefilm, libri. Avere un figlio adolescente non è una passeggiata, anzi è fatica e spesso paura. Ci sono molti modi di reagire che ogni genitore crea secondo il suo stile e le sue risorse.
Ma perchè i ragazzi di oggi sembrano tanto ingestibili e meno propensi a guardare al futuro, parafrasando una canzone di ormai una generazione fa?
Tutto sembra, al solito, scaturire dalla scienza e dal cambiamento nei tempi di crescita. Partiamo da un articolo presente sul Wall Street Journal dal significativo nome di “Che c´è di sbagliato nella mente degli adolescenti?” (What´s wrong with the teenage mind?) dove, affrontando il modo di agire degli adolescenti (13-16 anni) si è definita come insostenibile la nuova generazione di adolescenti, precoci nel crescere ma lenti nel divenire poi autonomi.
Mi piace Facebook, lo trovo un ottimo strumento per mantenere contatti con persone di cui probabilmente non avrei notizie come per esempio la mia compagna di banco delle superiori (ciao Gilda) che si è trasferita in una città lontana che nonostante avessimo un bel legame non ci siamo sentite fino al nostro approdo su Facebook.
Inoltre lo trovo un preziosissimo ausilio al mio lavoro, mi permette comunicare al pubblico che ho un’attività e che mi occupo di questo, mi permette di seguire ed interagire con colleghi di cui probabilmente non ne conoscerei l’esistenza. Insomma sostengo Facebook come strumento ma ho piacere di dire la mia opinione rispetto all’utilizzo che se ne fa.
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