Convegno Cscp – “Il Bozzolo e la Farfalla: il Mistero della Metamorfosi nella Relazione d’Aiuto”
Intervento di Elena Lippi
“L’Anima e la Farfalla”
Continua →Intervento di Elena Lippi
“L’Anima e la Farfalla”
Continua →Autore: Dott.ssa Chiara Pica
“L’amore nasce nell’accettazione, non ha senso stare con una persona e poi volerla cambiare…significa che non volevamo quella persona ma un’altra!”
Molte persone mi contattano chiedendo aiuto per il seguente problema: “Come posso cambiare mio marito? Come posso cambiare il mio partner?”. Parlo al femminile in quanto sono più spesso le donne a chiedere al partner di cambiare, anche se ci sono di mezzo anche i maschi. Questo è ciò che mi scrisse tempo fa una ragazza: “Quando ho conosciuto il mio attuale marito aveva alcuni difetti, ma neanche li vedevo. Poi col tempo li ho notati di più ma mi sono convinta che lo avrei cambiato. Mia madre mi diceva che una donna può far fare ciò che vuole a un uomo e io mi ero convinta di poterci riuscire e quindi ci siamo sposati perché aveva comunque tante cose che mi piacevano. Poi però i difetti si sono acuiti e io mi sono accorta che non mi riesce di cambiarlo. Mi sento impotente, vorrei un aiuto se possibile”. Questa richiesta nasconde un grande errore di fondo, cosa che non solo non ha alcun senso ma si basa su presupposti totalmente sbagliati e anche mancanti di rispetto.
Continua →Autore: Vittorio Luigi Castellazzi, psicologo clinico e psicoterapeuta, dell’Ordine degli psicologi della Lombardia:
dal 1976 è docente di Tecniche proiettive e diagnosi della personalità nella Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.
dal 1979 al 1996, presso la medesima Università, ha tenuto il Corso di Psicopatologia dell’infanzia e dell’adolescenza.
dal 1979 è docente di Psicologia della religione nella Facoltà di Filosofia del Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma.
dal 1997 è docente di Psicopatologia – Corso di Laurea per Educatore Professionale – Istituto “Progetto Uomo”- Viterbo.
dal 1995 al 2000 ha tenuto Corsi di Psicologia dello sviluppo e di Psicopatologia dello sviluppo, presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Lumsa di Roma.
dal 1995 al 2004 ha tenuto il Corso di Psicopatologia dello sviluppo presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Roma-Tre.
È membro di varie Società Scientifiche nazionali e internazionali.
Sinossi: l’ascolto di se stessi e l’ascolto dell’altro; ascoltare le parole, ascoltare il silenzio, ascoltare in silenzio. Quali sono le regole del buon ascolto e quali gli ostacoli. Perché è importante ascoltare il corpo e come ascoltare la psiche? La dimensione dell’ascolto è un’esperienza che struttura la personalità e una condizione essenziale per lo sviluppo delle relazioni interpersonali. Ognuno di noi porta dentro di sé lo struggente bisogno di vivere tutte e tre le dimensioni dell’ascolto: nell’ascoltarsi, nell’essere ascoltati e nell’ascoltare prendiamo coscienza della nostra e altrui esistenza, strutturiamo la nostra e altrui identità. Se viene meno anche solo una di queste dimensioni, corriamo il rischio di diventare stranieri a noi stessi e all’altro. Chi ha tracciato i primi sentieri dell’arte di ascoltare è stato Freud. È proprio dall’ascolto attento dei suoi pazienti, oltre che di se stesso, che ha potuto formulare e man mano elaborare e perfezionare la sua teoria. Attraverso questo libro il lettore potrà “ascoltare” quanto a questo proposito la psicoanalisi ci suggerisce.
Intervento di Marzia Randazzo
“Cogliere l’Attimo per Spiccare Piccoli Voli”
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